Il trasporto locale dopo Del Rio
Giornata bresciana per il ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio, ospite d’onore del convegno “Lavori in corso per il futuro del trasporto pubblico locale” promosso da Federmobilità in vista delle gare di affidamento del servizio di trasporto su gomma del bacino unico bresciano.L'intervista all'assessore con delega alle politiche della Mobilità Federico Manzoni
Giornata bresciana per il ministro alle Infrastrutture Graziano Del Rio, ospite d’onore del convegno “Lavori in corso per il futuro del trasporto pubblico locale” promosso da Federmobilità in vista delle gare di affidamento del servizio di trasporto su gomma del bacino unico bresciano. Il Ministro, lunedì scorso, ha anche toccato questioni prettamente bresciane, dalla polemica che divide Loggia e Regione sui rimborsi per la metropolitana all’ipotesi del nuovo tram fra l’Oltremella e S.Eufemia. Del Rio ha inoltre dettato i tempi per la cantierizzazione dell’autostrada della Valtrompia e della Tav Verona-Brescia. Temi di cui parla in questa intervista l’assessore con delega alle politiche della Mobilità in Loggia Federico Manzoni.
Assessore, dopo l’intervento di Del Rio, la polemica con la Regione è destinata a rientrare?
Presumo e auspico che la polemica non abbia a protrarsi dopodiché non ho la sfera di cristallo, quindi, le mie sono previsioni. Adesso noi abbiamo due scadenze nell’ambito dell’iter giudiziario intrapreso con Regione Lombardia: la prima, il 20 aprile, con il Tar di Brescia, e la successiva il 25 maggio con il Consiglio di Stato. La nostra iniziativa è stata quanto mai opportuna perché ha consentito al Tar di esprimere un concetto molto chiaro, sostanzialmente disconosciuto da Regione Lombardia: la metropolitana di Brescia ha tutto il diritto di essere inclusa nell’ambito della ripartizione delle risorse destinate dalla Regione al trasporto pubblico locale. Quest’ultima continua a passare la palla al Governo rispetto al tema di più o meno risorse trasferite da Roma ma, indipendentemente da quanto sia il monte delle risorse che la Regione ottiene dal governo centrale, il principio per il quale il Pirellone debba ripartire i fondi a disposizione tra tutti i servizi attivi e, quindi, anche alla metro di Brescia, è ormai fuori di discussione, ma attende di essere concretizzato.
Il Ministro è entrato nel vivo anche di altre questioni. Pensiamo, ad esempio, al progetto per il tram che dovrebbe collegare l’Oltremella a Sant’Eufemia in vista di possibili finanziamenti. Quali saranno le prossime mosse della Loggia?
Stiamo lavorando al Piano urbano della mobilità sostenibile: uno strumento organico di pianificazione della mobilità che vuole traguardare le sfide dei prossimi 15/20 anni con un orizzonte di medio-lungo periodo articolato in scenari temporali di breve-medio-lungo periodo a seconda delle circostanze, una scelta inserita nelle linee programmatiche di mandato alla quale stiamo lavorando. È particolarmente importante in quanto il Ministero si sta orientando e a breve dovrebbe uscire una norma di Legge che sostanzialmente stabilisce che tutte le nuove opere a carattere infrastrutturale a livello urbano debbano essere contenute all’interno del Piano urbano della mobilità sostenibile. Ovvero, se le amministrazioni comunali, soprattutto quelle delle città capoluogo di Provincia, non si dotano di uno strumento di pianificazione, non potranno avere accesso a finanziamenti da parte degli organi sovraordinati e comunque da parte del Ministero. La nostra è stata una scelta lungimirante in quanto l’aver avviato questo iter negli anni scorsi ci ha posti in anticipo a fronte di una soluzione che adesso il Ministero vuole estendere a livello nazionale. Evidentemente nel piano intendiamo dare una risposta a due questioni che a noi premono particolarmente in questo momento. Da un lato, ridurre lo squilibrio di quei quartieri che non sono serviti dalla metropolitana, dall’altro fornire una efficace e performante offerta di mobilità per intercettare il traffico in ingresso, dall’esterno, che tutti i giorni assedia la città. Stando ai dati, è incrementato di oltre il 37% e continuerà a salire.
Del Rio ha annunciato l’avvio, entro l’anno, dei lavori per il collegamento Tav Brescia-Verona...
Sì, il Ministro ha ricordato l’avvio dei cantieri entro l’anno per la Brescia-Verona, ma stiamo parlando della tratta gardesana. Immaginiamo che il Governo approvi il progetto definitivo della Tav Brescia-Verona, per quanto riguarda il Lotto 1 e 2 (il tratto da Mazzano a Verona), congeli o stralci definitivamente lo shunt a sud della città, dando mandato, al Ministero e alle Ferrovie di elaborare la soluzione progettuale dell’uscita da Brescia. I tempi saranno abbastanza lunghi, a monte c’è da fare tutto un lavoro di approfondimento progettuale molto importante.