Il sì della giunta all'ascensore per il Castello
La prima corsa prevista per il dicembre 2027
La Giunta comunale di palazzo Loggia ha approvato il progetto definitivo dell’ascensore del Castello, completando l’iter autorizzativo avviato nell’estate del 2022. Il cronoprogramma delle prossime tappe prevede l’entrata in funzione del nuovo sistema meccanizzato di risalita per il dicembre 2027.
La costruzione dell’ascensore, come è stato illustrato ieri nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte la sindaca Laura Castelletti, Federico Manzoni, vicesindaco con delega alle Politiche della Mobilità, l’assessore ai lavori pubblici Valter Muchetti, il presidente di Brescia Mobilità Alessandro Marini e Vera Sabatti, dirigente Area Servizi Tecnici di Brescia Mobilità, garantirà la piena accessibilità al Castello in modo comodo, conveniente e sostenibile, permettendo a cittadini, turisti e tutti coloro che si recano a Brescia per studio, lavoro o divertimento di raggiungere uno dei luoghi più suggestivi della città e vivere pienamente questa zona della città, analogamente a quanto già avviene in altre realtà italiane ed internazionali.
L’ascensore che, come è stato sottolineato più volte neI corso della conferenza stampa, sarà innovativo e funzionale partirà dalla zona di Fossa Bagni e porterà alla sommità del Cidneo, all’interno delle mura del Falcone d’Italia, superando il dislivello di circa 60 metri coi primi 80 metri di percorso in galleria e gli ultimi 35 metri fuori terra, per un viaggio che durerà 2 minuti e 30 secondi in totale, compresi i tempi di imbarco e sbarco dei passeggeri.
La capienza della cabina è di 40 passeggeri per corsa, per un totale medio di persone trasportate pari a 768 per ora.
L’Infrastruttura si comporrà di tre parti principali: la stazione a valle, l’impianto di risalita e la stazione di monte, e nel passaggio tra il tratto in galleria e il tratto in sopraelevato sarà collocata un’uscita di sicurezza.
Le parti di infrastruttura fuori terra (tratta in sopraelevato, stazione di monte e la cabina dell’ascensore inclinato) sono state progettate con l’utilizzo di soluzioni architettoniche e materiali che ne consentano l’inserimento nell’ambiente circostante, naturale e storico, in modo da produrre il minimo impatto architettonico, visivo ed ambientale.
Una volta completata l’opera, sia la morfologia sia la presenza del verde lungo le pendici del colle Cidneo non saranno alterate.
Gli stessi principi realizzativi hanno guidato la progettazione degli elementi dell’impianto di risalita: la stazione di valle vedrà al suo interno un percorso museale grazie alla riqualificazione dei 110 mq del sottoscala esistente e dei 225 mq della nuova struttura interrata e la riduzione dell’impatto ambientale nonché un’elevata percezione di sicurezza grazie all’illuminazione naturale nella sala d’attesa principale.
A metà del percorso, al fine di garantire la piena sicurezza dei passeggeri, è stato posto un passaggio intermedio che non prevederà fermata dell’ascensore durante il suo regolare esercizio, ma avrà la funzione di uscita di emergenza in caso di necessità.
Si arriverà infine alla stazione di monte con banchina di attesa, salita e discesa in aggetto rispetto alle mura del Castello con un impatto minimo sul bastione, sempre al fine di preservare l’integrità del sito storico, e una pensilina di copertura che aumenterà il comfort di viaggio in ogni stagione.
La realizzazione dell’ascensore si inserisce perfettamente in quel programma di creazione di un sistema di mobilità pienamente integrato che Comune di Brescia e Brescia Mobilità stanno portando avanti da tempo per garantire una connessione veloce, comoda e semplice tra le diverse zone della città grazie all’intermodalità tra i diversi mezzi di trasporto e, dopo la zona della stazione FS, anche Fossa Bagni diventerà un vero e proprio hub trasportistico: in pochi metri sarà infatti possibile l’interscambio tra diversi mezzi grazie alla presenza dell’ormai storico parcheggio interrato, della fermata della metropolitana San Faustino, della postazione del bikesharing Bicimia, delle fermate degli autobus urbani e, a partire dal 2030, anche della fermata del tram T2 Pendolina – Fiera.
Nel mese di gennaio è previsto che il Consiglio comunale con propria delibera affidi a Brescia Mobilità, individuata quale soggetto attuatore dell’opera e concessionaria della stessa, il mandato di bandire l’appalto integrato.
Da parte sua Brescia Mobilità procederà a bandire l’appalto integrato alla fine di febbraio 2025 in modo da poter procedere con l’aggiudicazione nell’autunno 2025, indi la progettazione esecutiva e, dall’estate 2026, l’inizio dei lavori.
La copertura dei costi del progetto (8,7 milioni di euro, IVA inclusa) è garantita, oltre che dal contributo regionale, pari a 4 milioni di euro, e statale (Italia City Branding 2020) per le spese di progettazione, dal cofinanziamento da parte di Brescia Mobilità per la parte residua.