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Brescia
di REDAZIONE 30 lug 2023 09:54

Il riordino del Fondo Caprioli

In occasione di Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, la Fondazione Civiltà Bresciana ha dato avvio nel mese di giugno al progetto di riordino e inventariazione dell’Archivio della famiglia Caprioli conservato sin dal 1935, per volontà del Conte Giulio Tartarino Caprioli che lo concesse in custodia, presso l’Archivio di Stato di Brescia.

La nobile e antica famiglia bresciana dei Conti Caprioli ha raccolto negli anni ampia documentazione della propria secolare storia, costituita da documenti manoscritti, pergamene, mappe geografiche, databili in un lasso temporale che va dal 1332 al 1950. Nell’accorta e lungimirante visione del Conte Giulio Tartarino, il deposito dell'archivio di famiglia presso l'Archivio di Stato aveva la finalità di valorizzare e rendere disponibile al pubblico un fondo documentario prezioso, in primo luogo, per la Città di Brescia e per i territori limitrofi che attraversa oltre sette secoli di storia. Con la collaborazione tra gli attuali eredi Caprioli, l’Archivio di Stato di Brescia e la Fondazione Civiltà Bresciana, oggi questo progetto trova finalmente realizzazione.

È un sentimento robusto e impercettibile quello che unisce la famiglia Caprioli e i discendenti alla loro città, nel solco di una tradizione di valorizzazione del patrimonio culturale di famiglia che possa proseguire nel tempo e divenire ricchezza storico-documentaria per Brescia. La donazione alla città dello stendardo generale dell’Impero (oggi al Museo delle Armi Luigi Marzoli) consegnato al generale Tomaso Caprioli nel 1604 dall’imperatore Rodolfo II e del fondo librario (composto di 2800 volumi databili tra il XVI e il XX secolo) presso la Fondazione Civiltà, legano indissolubilmente i discendenti alla conservazione e all’identità bresciani.

A partire dal 2019 la famiglia ha condiviso con la Direzione dell’Archivio di Stato (principalmente con il dott. Leonardo Leo prima e la dott.ssa Debora Piroli, attualmente in carica) l’intenzione di procedere al riordino e all’inventariazione del Fondo Caprioli, coinvolgendo parallelamente come partner Fondazione Civiltà Bresciana, da quarant’anni punto di riferimento per gli studi sulla storia e il patrimonio bresciani e lombardi. Un progetto subito accolto dal presidente Mario Gorlani e dalla vicepresidente Laura Cottarelli e poi affidato ad un Comitato Scientifico Gestionale per curarne le fasi attuative e la metodologia di ricerca scientifica. Il progetto deve inoltre il suo avvio al generoso contributo di una società privata, attraverso il quale si provvederà alle fasi preliminari di studio e analisi del fondo archivistico. Le attività di riordino del Fondo archivistico Caprioli, che si prolungheranno per circa un anno, sono state affidate a due giovani professionisti: Sofia Stefani, archivista con competenza su archivi privati di famiglia, e Paolo Maria Amighetti, storico specializzato nell’ambito delle famiglie gentilizie di area bresciana e lombarda. La prima fase si concentrerà sulla valutazione della consistenza e dei contenuti dell'archivio, che consentirà di avere un quadro generale dell'organizzazione del fondo; la valutazione realizzata sarà seguita dall'inventariazione analitica del fondo e infine si provvederà alla sua redazione finale.

Nel corso del lavoro, anche attraverso i canali social, verranno forniti aggiornamenti sulle attività e sulle informazioni più originali che emergeranno dallo studio dei documenti. Nell’autunno 2023 è già in programmazione un seminario di approfondimento sui primi dati emersi dal riordino archivistico e sulla storia della famiglia Caprioli.

La messa a disposizione del patrimonio archivistico del Fondo Caprioli – che va dal Medioevo all’età contemporanea – opportunamente riordinato offrirà interessanti occasioni di ricerca agli studiosi specialisti di area bresciana e non solo. L’ampiezza cronologica della documentazione fornirà uno strumento di ricerca di notevole importanza, rendendo possibile l’analisi della vicenda plurisecolare di una famiglia sinora relativamente poco studiata anche dalla storiografia locale.

La vicenda della famiglia all’interno di un quadro politico e territoriale più ampio, inoltre, pone l’accento sui legami dei conti Caprioli con la grande nobiltà europea e con vicende di respiro tutt’altro che locale. La documentazione risalente al XIX secolo può inoltre fornire importanti elementi di riflessione sulla transizione tra Antico regime e modernità, letta naturalmente attraverso le lenti di un archivio privato di una famiglia appartenente da secoli all’élite nobiliare cittadina e provinciale.

Un progetto che riconsegna alla città di Brescia uno scorcio della sua storia e delle vicende di una famiglia che ha attivamente partecipato alla sua vita civile e umanistica.  

REDAZIONE 30 lug 2023 09:54