Il restauro dell'Elemosina di San Lucio
Lunedì 28 ottobre alle ore 14.30 la tela di Francesco Paglia rappresentante l'"Elemosina di San Lucio" verrà prelevata dalla sua collocazione attuale nella chiesa di San Giuseppe per essere trasportata nello studio tecnico Giangualano e essere sottoposta ad un'opera di pulizia e restauro. L'intervento è stato reso possibile dalla disponibilità a sostenerne i costi da parte del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano, che con questo gesto si pone in continuità con la tradizione alla quale si deve la presenza stessa del dipinto nella chiesa. San Giuseppe è infatti nota come "chiesa degli artigiani": i diversi Paratici - sorta di corporazioni artigiane – presero nel tempo sotto la propria protezione molte delle 20 cappelle laterali della chiesa, provvedendo alla loro cura e adornandole di opere prestigiose che onorassero il proprio patrono. Fu così che nel 1675 il Paratico dei Formaggiai ebbe in concessione la prima cappella nella navata destra, si impegnò a costruire un altare e commissionò a Francesco Paglia la tela ora avviata al restauro, che raffigura il loro patrono, San Lucio, nel caritatevole gesto di distribuire cibo ai poveri prelevandolo da un significativo pezzo di formaggio tenuto nella mano destra.
Si conta di potere ricollocare la tela restaurata nella propria cappella in tempo per festeggiare il 12 luglio 2025 la ricorrenza di San Lucio con un evento culturale di rilievo. Alle operazioni di prelevamento del dipinto saranno presenti il Parroco, mons. Gianbattista Francesconi, il Presidente della Fondazione Grana Padano, dott. Giuseppe Saetta ed il Presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano, dott. Renato Zaghini. Il Consorzio per la Tutela del Formaggio Grana Padano ha raccolto l'invito della della Parrocchia dei Santi Faustino e Giovita (alla quale la chiesa di proprietà demaniale è concessa in uso) a divenire mecenate della chiesa di San Giuseppe, cogliendo l'opportunità offerta dallo strumento dell'ART BONUS, che prevede una agevolazione fiscale al 65%, come credito di imposta, per erogazioni liberali a sostegno di interventi di restauro, protezione e manutenzione di beni pubblici, quali, appunto la chiesa di San Giuseppe.
