Il nuovo volto del Comparto Milano
Vissuto nel limbo da decenni, il comparto Milano potrebbe rimettersi in moto a breve. Le vestigia del passato industriale bresciano saranno soppiantate da nuove realtà. L'intervista a Laura Boscain, presidente del Consiglio di quartiere di Porta Milano
Vissuto nel limbo da decenni, il comparto Milano potrebbe rimettersi in moto a breve. Le vestigia del passato industriale bresciano saranno soppiantate da nuove realtà. Entro gennaio la società Basileus, proprietaria dell’enorme area tra il ring e il cimitero Vantiniano, presenterà il piano particolareggiato che redistribuisce volumi e funzioni dei trenta ettari coinvolti nel ridisegno complessivo di questa fetta della città. L’operazione da 280 milioni di euro – che rilancia la carta del Musil – ha concesso al compartista 30mila mq di Slp aggiuntivi a fronte dei maggiori costi delle bonifiche. Il progetto prevede meno residenze e più spazio alle nuove produzioni: case bottega, un mercato coperto, laboratori e attività legate all’agroalimentare. Sono inoltre in arrivo 18 milioni di euro per la riqualificazione di via Milano. “Questi soldi si aggiungono ai 7 milioni di euro già stanziati dal Comune e a quelli dei privati. Complessivamente ci sono 46 milioni di euro” ha spiegato il sindaco Emilio Del Bono. Di tutto questo cosa ne pensano gli abitanti della zona? Quali sono le aspettative? Lo abbiamo chiesto a Laura Boscain, presidente del Consiglio di quartiere di Porta Milano. In merito alle novità riguardanti il Comparto “gli abitanti sono sicuramente contenti del fatto che il quartiere sia in fase di sviluppo. Le modifiche ridaranno alla zona la dignità di quartiere a vocazione commerciale e industriale. Purtroppo tanti anni di degrado hanno portato diversi problemi. Per questo auspichiamo che il progetto porti a una maggiore vivibilità e fruibilità”.
Del Bono ha annunciato l’arrivo di 18 milioni di euro facenti parte del cofinanziamento sul bando delle periferie. Oggi come si vive in via Milano? Quali sono gli interventi che attendete?
È noto che la situazione è piuttosto difficile e, soprattutto, “complicata”. Via Milano è un tratto molto lungo e, nel corso degli anni, si è assistito a un degrado sempre più percepibile. Chiaramente la speranza a fronte di questo nuovo progetto è che tutti possano beneficiare degli interventi sia dal punto di vista strutturale che sociale. Da luglio del 2016 numerose associazioni del quartiere che si affacciano su via Milano sono intervenute nelle manifestazioni d’interesse a questo bando promuovendo diversi progetti a fini sociali. Ci auguriamo che anche dal punto di vista della sicurezza e della mobilità la via diventi più vivibile e fruibile. L’auspicio è che si apportino delle modifiche non solo per i residenti, ma anche per chi esercita attività commerciali come per chi ogni giorno accede su via Milano: una delle maggiori arterie di accesso alla città.
Ha parlato di sicurezza. È il tema che emerge maggiormente quando si parla di via Milano. Qual è oggi la situazione?
Attualmente la percezione in riferimento alla sicurezza è negativa. Le persone normalmente dichiarano di avere paura. Hanno timore a camminare per la via, nei quartieri attigui. È anche vero, però, che nell’ultimo anno e mezzo sono stati effettuati degli interventi sostanziali da parte delle forze dell’ordine. In questi progetti lungimiranti e ambiziosi deve esserci sempre un’attenzione alla sicurezza. Se così non fosse non si potrà godere dei benefici di queste innovazioni, non si potrà vivere in tranquillità in tutte le nuove zone che nasceranno.