Il Grande riparte da Norma
Presentata la stagione settembre-dicembre che ha nell'opera e nel balletto il suo fulcro
La Fondazione del Teatro Grande di Brescia ha presentato la Stagione Settembre-Dicembre che ha nell’opera e nel balletto il suo fulcro. Quello messo a punto è un cartellone che, nel suo insieme, spazia tra i diversi generi di spettacolo dal vivo in un caleidoscopio di proposte che porteranno al Teatro Grande di Brescia artisti tra i più acclamati al mondo e giovani promesse che saprannoaffascinare il pubblico più trasversale con l’obiettivo di ricostruire insieme, passo dopo passo, il desiderio di condividere la passione per il Teatro e la fiducia nello “stare insieme” attraverso la cultura.
L’Opera, come ricordato, è ancora una volta il cuore della programmazione del Teatro Grande. Il lavoro sviluppato dalla Fondazione in autonomia e insieme ai Teatri del Circuito Opera Lombardia si è concentrato in questi anni nella ricerca dei talenti emergenti, nella valorizzazione delle opere di repertorio, in una maggiore attenzione alle opere del Novecento e contemporanee, oltre alla riscoperta di titoli mai rappresentati a Brescia o assenti da molto tempo nella programmazione. Nel 2022 la Fondazione torna a riproporre la tradizionale Stagione Opera e Balletto autunnale, che avrà il suo fil rouge nell’universo femminile nella sua dimensione privata e sociale. Le mille sfaccettature – drammatiche e passionali, ma anche delicate e controverse – verranno approfondite attraverso sguardi diversi, con quattro opere del grande repertorio operistico le cui vicende si prestano a varie letture, ma in cui le figure femminili al cospetto della prevaricazione maschile, fisica e psicologica, si stagliano con nettezza.
Ad aprire la Stagione Opera e Balletto 2022 il 30 settembre (alle 20) e il 2 ottobre (alle 15.30), preceduta dall’Anteprima studenti del 28 settembre, sarà “Norma” di Vincenzo Bellini che manca dal palcoscenico del Teatro Grande dal 2009. Si tratta di nuovo allestimento coprodotto dai Teatri di Opera Lombardia (Teatro Grande di Brescia, Teatro Ponchielli di Cremona, Teatro Fraschini di Pavia, Teatro Sociale di Como) e Teatro Verdi di Pisa. La regia è stata quindi affidata a uno sguardo anch’esso femminile, quello di Elena Barbalich: regista esperta dal tratto elegante ed elegiaco, avrà il compito di guidare un cast di primo livello, che si caratterizza per la giovane età dei protagonisti, spesso all’esordio nel ruolo. Insieme a lei, il team creativo si completa con Tommaso Lagattolla per scene e costumi e Marco Giusti per le luci. Il ruolo della protagonista sarà affidato al soprano italo-russo Lidia Fridman; l’altro ruolo femminile, quello altrettanto impervio di Adalgisa, verrà affidato a Asude Karayavuz, mezzosoprano di origini turche che si confronterà con il personaggio generoso, ma colmo di incertezze e di paure che Bellini disegna nella sua partitura. Pollione, proconsole romano, sarà cantato da Antonio Corianò, tenore ormai affermato nei maggiori palcoscenici italiani e spagnoli. Il padre della protagonista, Oroveso, sarà interpretato da Alessandro Spina, già assiduo frequentatore del repertoriobelliniano, ma al debutto nel ruolo. A dirigere musicalmente l’opera sarà Alessandro Bonato, giovanissimo direttore e vincitore – a soli 23 anni – del 3° Premio assoluto della prestigiosa “The Nicolai Malko Competition for young conductors 2018”.
Il prosieguo della Stagione vedrà il 14 e 16 ottobre alle 15.30 un titolo del grande repertorio: “Don Giovanni di Wolfgang Amadeus” Mozart con la regia di Mario Martone, ripresa da Raffaele di Florio, scene e costumi di Sergio Tramonti, luci di Pasquale Mari e coreografie di Anna Redi. L’allestimento è una ripresa e vede la coproduzione dei Teatri di Opera Lombardia. A dirigere l’opera, un’altra giovane bacchetta, quella di Riccardo Bisatti che guiderà alcuni talenti emergenti.
Il 21 e 22 ottobre arriverà al Teatro Grande la storica e prestigiosa compagnia Les Ballets de Monte-Carlo, nata nel 1985 per volontà della Principessa di Hannover e diretta da Jean-Christophe Maillot. Il progetto che la compagnia porterà a Brescia sarà Cenerentola, su musica di Sergej Prokof’ev, coreografia e regia di Jean-Christophe Maillot.
Un’altra grande figura femminile sarà al centro della terza produzione operistica, in programma il 18 e 20 novembre. “La Gioconda” di Amilcare Ponchielli, che non veniva messa in scena a Brescia dal 1996. A mettere in scena il dramma veneziano sarà il regista Filippo Tonon, mentre a dirigere l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona sarà Giampaolo Bisanti, una delle principali bacchette italiane. Lo spettacolo sarà un nuovo allestimento, in coproduzione internazionale con il Teatro di Maribor, la Fondazione Arena di Verona e i Teatri di Opera Lombardia. Il cast artistico vedrà impegnati Angelo Villari (Enzo), Teresa Romano (Laura), Angelo Veccia (Barnaba), Agostina Smimmero (La Cieca), Simon Lim (Alvise), Francesco Pittari (Isepo) e Allessandro Abis (Zuane). Il ruolo della protagonista è in via di definizione.
Il 16 e il 18 dicembre a chiudere la Stagione ci sarà uno dei grandi capolavori del repertorio verdiano, “La Traviata”. A raccontare le vicende di colei che viene sedotta, abbandonata e poi tormentata, paradigma quasi leggendario della donna violentata dalle convenzioni sociali, sarà uno sguardo giovane. Insieme ai Teatri del Circuito Opera Lombardia, la Fondazione del Teatro Grande ha infatti indetto un concorso internazionale di regia per under 35. Il progetto è realizzato in collaborazione con la Fondazione Rete Lirica delle Marche e Opera Europa. Il bando, rivolto ad un team creativo under35 di cittadinanza europea, ha visto la partecipazione di 50 progetti provenienti da tutta Europa e tra questi la giuria ha decretato vincitore il progetto del “Team Duphol’s” composto da Luca Baracchini (regia), Francesca Sgariboldi (scene), Donato Didonna (costumi) e Gianni Bertoli (light design). Lo spettacolo sarà quindi un nuovo allestimento coprodotto dai Teatri di Opera Lombardia e da Fondazione Rete Lirica delle Marche. Il cast artistico è in via di definizione. Cantanti, Coro e Orchestra saranno coordinati dalla bacchetta di Enrico Lombardi, finalista al “Nino Rota” International Conducting Competition (edizione 2019) e vincitore del premio dell’orchestra della Magna Grecia.
Per i titoli Norma, Don Giovanni e La Traviata ritornera nella "buca" del Grande l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali – partner del Circuito OperaLombardia – e sul palcoscenico il Coro di Opera Lombardia diretto da Massimo Fiocchi Malaspina e Diego Maccagnola. Ad accompagnare la Stagione, non mancheranno le consuete iniziative di promozione dell’Opera che offrono percorsi di approfondimento e iniziative aperte al pubblico più trasversale. Proseguirà quindi il tradizionale ciclo di conferenze Pazzi per l’Opera. Come per le scorse Stagioni, anche nel 2022 tutte le opere in programma saranno accompagnate dai sopratitoli, utile ausilio anche per i disabili uditivi. Per tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto sarà attivo il progetto di accessibilità “Open” dedicato alle comunità cieche e sorde. Attraverso un’app gratuita scaricata sul proprio cellulare, sordi e ipoudenti possono fruire dell’Opera attraverso una personale modulazione delle frequenze del suono. Lo stesso sistema consente inoltre a persone ipovedenti e cieche di poter ascoltare un’audiodescrizione dello spettacolo appositamente creata.
La Stagione proporrà poi numerosi appuntamenti con la musica che spaziano dal barocco al contemporaneo, passando per le grandi composizioni da camera e sinfoniche dell’Ottocento e del Novecento. In questo percorso raccolto sotto l’emblema della Società dei Concerti del Teatro Grande, sono attesi alcuni tra i più interessanti artisti della scena italiana, oltre a musicisti e formazioni di rilievo internazionale, senza tralasciare i progetti di contaminazione tra i generi che toccano anche la musica jazz e contemporanea.
Da diversi anni la Fondazione del Teatro Grande si è posizionata a livello nazionale come uno dei principali enti di riferimento nel settore della danza, dando spazio ogni anno alle eccellenze del panorama contemporaneo e contribuendo al sostegno dei giovani coreografi emergenti. Si è creato così un pubblico nuovo e appassionato che segue i progetti proposti e di volta in volta scopre nuove visioni e costruisce il proprio sguardo. La programmazione autunnale completerà il cartellone 2022 con le proposte di due grandi maestri della danza e tre giovani coreografi e danzatori che porteranno negli spazi del Teatro Grande una testimonianza degli affascinanti e freschi orizzonti della danza italiana e internazionale.
Il Teatro Grande, infine, tornerà ad accogliere i bambini e le famiglie che prenderanno parte al progetto speciale “Il Grande per i Piccoli”, iniziativa che da sempre conferma le intenzioni della Fondazione di rendere il Teatro Grande uno spazio attrattivo ed inclusivo, capace di generare occasioni di incontro e riflessione, stimolare la partecipazione attiva dei cittadini, restituendo così occasioni di socialità e felicità. Ogni evento verrà realizzato in sicurezza e nel rispetto delle normative legate al contenimento della diffusione del contagio da Covid-19.