Il futuro del 25 Aprile è nelle mani della scuola
Una riflessione della sezione bresciana dell’Anpi sul domani della ricorrenza. Una proposta di “Comunità e Scuola”
In vista della Festa della Liberazione che si celebra oggi l’Anpi di Brescia si è interrogata su cosa e come fare per vivere oggi il 25 Aprile, per fare memoria di fatti, di donne e uomini della Resistenza, per non dimenticare il loro insegnamento, per non interrompere il filo della memoria. I “grandi testimoni” non ci sono più, i pochi rimasti hanno un’età che non consente loro di continuare l’opera di formazione dei giovani. Cosa fare, quindi, senza di loro?
La domanda ha spinto l’Anpi a “investire” sul mondo della scuola, invitandolo ad appropriarsi in autonomia dei luoghi, dei fatti, delle vite di uomini e donne della Resistenza per scorgerci le ragioni, i vissuti, gli ideali. L’Associazione nazionale partigiani ha predisposto una serie di proposte online da utilizzare in classe, fornendo alcune tracce di lavoro significative. Tra i materiali c’è la guida “Le vie della libertà” che presenta i luoghi della Resistenza in città: i luoghi del potere fascista e nazista, i luoghi dove si è organizzata la Resistenza, i luoghi della morte e del martirio dei partigiani. A integrazione della guida l’Anpi ha predisposto due itinerari di visita chiamati “Le vie della Libertà”. Il primo, per le vie del centro storico di Brescia, tocca i luoghi dove la Resistenza è stata preparata e organizzata, dove ha vissuto il confronto e lo scontro con i fascisti e i nazisti, dove ha affrontato la morte. Il secondo, invece, toccando le caserme, luoghi di tortura e morte anche per i partigiani catturati in montagna, consente di allargare il discorso dalla Resistenza urbana a quella combattuta nelle valli.
Altra proposta è quella delle “Pillole di memoria”, pensate per definire meglio il ruolo delle donne nella Resistenza. Sono dedicate a Dolores Abbiati, Elisa Pelizzari, Mimma Bonardo, Umbertina Smerieri, Rosi Romelli. Tra le pillole una è dedicata anche a una figura maschile: Romano Colombini che a soli 15 anni, ha contribuito significativamente alla Resistenza, svolgendo attività clandestina di sabotaggio e di staffetta, in particolare a Brescia. Le “Pillole di memoria” sono brevi video che presentano eventi e protagonisti della Resistenza bresciana e nazionale, utilizzabili (anche in DAD) dai docenti per “fare memoria”, fruibili da tutti gli ordini di scuola.
Sempre al mondo della scuola è diretta la proposta (spostata dal 24 aprile al 5 giugno a vcausa del maltempo) della Fondazione Comunità e Scuola che, in collaborazione con l’Ufficio per la Scuola della Diocesi, Acli, Agesci, Azione Cattolica, Fism, AGe, Agesc e Aimc bresciane, lancia “Vette di educazione”. Si tratta di un cammino, guidato da due docenti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, da Odeno a Belprato nel Comune di Pertica Alta sul sentiero della resistenza “Rinaldini – Pellizzari”, sulle orme del giovane maestro Emiliano Rinaldini che prese parte alla Resistenza antifascista tra le file delle Fiamme Verdi. I partecipanti si ritroveranno alle 7.30 al parcheggio Metro Prealpino, da dove partiranno in pullman per Odeno. Per iscrizioni: info@comunitaescuola.it.