Il cuore di Brescia per l'Umbria
E’ stato presentato sabato 18 febbraio a Brescia il progetto che va sotto il nome di Cascia nel Cuore. Un progetto che vede protagonista l’Asilo Notturno San Riccardo Pampuri Fatebenefratelli
E’ stato presentato sabato 18 febbraio a Brescia il progetto che va sotto il nome di Cascia nel Cuore. Un progetto che vede protagonista l’Asilo Notturno San Riccardo Pampuri Fatebenefratelli, onlus operante da oltre 35 anni, che offre assistenza ed ospitalità ai senzatetto, a persone che vivono un disagio sociale, e da alcuni anni anche ai richiedenti asilo politico e ai rifugiati.
Intervenuti nei momenti successivi al terremoto che ha colpito il centro Italia lo scorso 30 ottobre, gli operatori dell'Associazione si sono trovati nel territorio di Cascia per portare alcune roulotte, un pick-up e generi di primo aiuto. E' in questa occasione che nascono i due progetti volti a dare un aiuto concreto a questa zona dell'Umbria che insieme a Norcia è considerata territorio ad alta sismicità.
La terra di Santa Rita è caratterizzata da una estesa frammentazione in piccole frazioni montane (fra queste Roccaporena, dove la Santa nacque nel 1381). Allevatori e piccoli produttori hanno subito danni importanti, fra questi lesioni dei ricoveri degli animali. Il progetto Cascia nel cuore porta aiuto proprio a loro.
A fronte di interventi a budget ridotto Asilo Notturno San Riccardo Pampuri Fatebenefratelli mette in atto tutte le richieste di avvio lavori (la cosiddetta SCIA) attraverso procedure snelle, anticipa i soldi, mette a disposizione una squadra di lavoratori cui fanno parte i migranti della struttura bresciana. Un "modello" di aiuto concreto e veloce che favorisca anche l'integrazione. Il primo intervento riguarderà il tetto dell’ovile del Sig. Carletti, allevatore di una frazione di Cascia.
"Fate bene il bene che potete fare" è il motto dell'Asilo Notturno che, nelle parole del suo direttore Massimo Postini, "intende dare un segnale per il 2017 che si è appena aperto, promuovere un salto di qualità culturale dell'attività che si svolge all'interno delle mura di Via Corsica, favorendo la creazione di un modello di lavoro che implementi l'integrazione dei ragazzi qui ospitati, aiutando al tempo stesso chi ha bisogno.
Un "modello" che può essere esportato anche ad altre situazioni di bisogno". Il secondo progetto coinvolge invece i produttori della Valnerina che si sono riuniti in associazione per darsi sostegno reciproco. Roveja, cicerchia, lenticchie, farro, zafferano, tartufo, formaggi, lonza; un patrimonio culturale legato al cibo che ha radici profonde e che rischia di bloccarsi.
Dietro a questi prodotti ci sono aziende agricole e persone che già prima del terremoto avevano investito tanto nel mantenere queste tradizioni legate alla loro terra. Si tratta per lo più di Aziende Bio e presidi SlowFood. Asilo Notturno e Centro Sant’Ambrogio Fatebenefratelli di Cernusco sul Naviglio (Milano), uno dei nosocomi che fanno capo alla Provincia Lombardo-Veneta dell’Ordine Ospedaliero di San Giovanni di Dio, hanno elaborato un menù speciale che metterà in tavola di ospiti e dipendenti i prodotti tipici della Valnerina. Slowfood Brescia e Arthob (Associazione Ristoranti, Trattorie e Hostarie Bresciane, con circa 300 iscritti) hanno aderito subito al progetto favorendo una "Alleanza" trasversale tra i ristoranti bresciani vicini ed affiliati alle due associazioni.
Nei menù dei ristoranti che aderiranno verranno inseriti piatti a base dei prodotti umbri, favorendo e aiutando così una ripartenza dell'economia legata alle coltivazioni di legumi, zafferano e all'allevamento. Kilometrizero, negozio di Via Veneto, fortemente sensibile alle tematiche e alla valorizzazione dei prodotti della terra e Ortociclo, sistema di consegna a domicilio di frutta e verdura attraverso una bicicletta cargo nel nome della sostenibilità, hanno anch'essi aderito a Cascia con Cuore.
Presso queste due realtà, i bresciani potranno acquistare direttamente i prodotti umbri. E ancora, Diabete Brescia, associazione fortemente sensibile ai temi legati all'alimentazione ospiterà il progetto all'interno del suo portale che registra 30mila contatti mensili.