Il coraggio smascherato
Le maschere termoplastiche vengono utilizzate nei trattamenti di radioterapia per contrastare i tumori. Essendo confezionate sul viso del paziente queste sono fondamentali nel indirizzare le radiazioni ionizzanti verso la massa tumorale, in modo da uccidere le cellule malate che la costituiscono. È fatta con un materiale plastico che si bagna e si ammorbidisce in acqua calda e poi si adagia plasmandosi sul viso del paziente per poi indurirsi adeguatamente e agganciarla con dei grossi chiodi al supporto, fondamentali per tenere la testa ferma e immobile per il centraggio dei raggi della radioterapia. Ogni paziente attribuisce un ruolo emotivo e simbolico diverso alla propria maschera.
Quando il trattamento finisce, cosa succede alle maschere? Se alcuni pazienti tengono con sé la loro maschera, molti invece lasciano in ospedale questo scudo.
Dalle maschere lasciate negli ospedali nasce Il coraggio smascherato un progetto di sensibilizzazione che vede coinvolte l’Unità Operativa di Radioterapia dell’ASST Spedali Civili, l’Associazione Amici dell’Istituto del Radio e il Liceo Artistico Foppa.
23 sono le maschere date agli alunni del Liceo Artistico Foppa che, guidati dalla prof.ssa Mariateresa Vecchia nel quadro della didattica scolastica, hanno realizzato con queste delle vere e proprie opere scultoree. Le maschere così hanno trovato una nuova vita e una nuova missione diventando per gli studenti fonte di ispirazione per trasmettere la loro personale rappresentazione di coraggio e di forza interiore.
Un progetto di sensibilizzazione non solo per gli studenti, artefici delle opere, ma per la cittadinanza: dopo una breve esposizione presso la sede del Liceo Artistico Foppa, e successivamente nella Galleria dei Quadri degli Spedali Civili di Brescia, venerdì 22 ottobre le maschere, ormai opere d’arte, saranno oggetto di una raccolta benefica di fondi il cui ricavato sarà devoluto all’Associazione dell’Istituto del Radio e destinato a sostegno della ricerca contro il cancro.
Il progetto nato con il fine di educare i giovani alla prevenzione, promuovere la ricerca oncologica, diffondere la conoscenza dei tumori e del profondo impatto emotivo che queste malattie hanno sui pazienti e sui loro famigliari, è stato realizzato con il contributo della Fondazione della Comunità Bresciana e dei Fondi Terme di Sirmione, Luca Ciocca, Famiglia Bertola e in collaborazione con Terme di Sirmione SpA che ha sponsorizzato l’iniziativa.