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Brescia
di REDAZIONE 09 giu 2020 08:37

Il compleanno di Admo Lombardia

Admo Lombardia ha festeggiato domenica 7 giugno un compleanno speciale: "Trent'anni pieni di vita". Il claim scelto quest'anno è anche raffigurato nel logo “ADMO 30”: sì, pieni di vita perché chi dona il midollo osseo dona la vita

Admo Lombardia ha festeggiato domenica 7 giugno un compleanno speciale: "Trent'anni pieni di vita". Il claim scelto quest'anno è anche raffigurato nel logo “ADMO 30”: sì, pieni di vita perché chi dona il midollo osseo dona la vita.

Un po' di storia dell'associazione

È il 1990, di leucemia e di altre malattie ematologiche si parla ancora troppo poco. Il 7 giugno di quell'anno nasce Admo Lombardia con una mission ben precisa: cercare sempre più numerosi potenziali donatori di midollo osseo che possono salvare una vita. Il trapianto di midollo osseo (cellule staminali ematopoietiche) costituisce, talvolta, l'unica speranza di vita per persone affette da alcune forme di leucemia, talassemia, mielodisplasie ed altre malattie ematologiche.

L'iniziativa nasce dalla volontà di un gruppo di genitori che hanno scelto di lottare per i propri figli e per tutti. Perchè davanti alla malattia dei propri figli ci si sente impotenti ma non ci si può arrendere, bisogna lottare per e con loro.

E nasce, insieme, dalla volontà di un gruppo di medici, che per primi hanno iniziato a dedicarsi alle tipizzazioni. Medici che non solo curavano, ma si prendevano e prendono cura dei propri pazienti, perchè la loro vocazione è quella di salvarli.

Una delle tante storie da raccontare

La storia che leggerete inizia 32 anni fa, la racconta Daniela, viva grazie alla tenacia dei suoi genitori e dei medici che l’hanno sostenuta.

“Questa è in breve la mia storia come ti dicevo non ricordo quasi nulla, tutto mi è stato raccontato da mio papà e da mia mamma.. purtroppo mia mamma ora non può più parlare e raccontare … lei ha fatto davvero tanto ma ora ha l’Alzheimer. Mi sono ammalata a 4 anni, diagnosi fatta dal medico curante che ci ha consigliato di andare a Monza. Da qui, confermata la diagnosi di leucemia mieloide cronica curabile solo con trapianto, inizia la ricerca del donatore.

Si cerca tra familiari e amici ma niente. Mia mamma contatta il registro nazionale dei donatori di midollo osseo presso l’ospedale Galliera, IBMDR, che però conteneva poche tipizzazioni. Il mio donatore non c’era.

Mio papà e mia mamma cominciano immediatamente una campagna per incrementare i donatori, in tanti si sono tipizzati e con il passaparola si cercava di trovare altre persone.

Nel mio paese, Limbiate, si sono sottoposti al prelievo in tantissimi.

Tutti i prelievi venivano effettuati in diversi studi medici dei paesi limitrofi: Cessano, Rho e altri. Mia mamma, che lavorava all’ospedale di Garbagnate, con l’aiuto dei suoi colleghi portava i prilievi di sangue all’ospedale di Genova per incrementare la banca dati.

Mamma e papà chiedono aiuto al Comitato Maria Letizia Verga che subito si attiva per aiutarli ad incrementare il numero di volontari donatori. Ma proprio non si trovava un donatore compatibile con me.

Nel frattempo conoscono altri genitori e medici della Lombardia impegnati nella stessa mission, insieme decidono di fondare Admo Lombardia.

Il dott. Uderzo (fondatore) contatta i registri di donatori di Germania e Inghilterra ma neanche qui si trova il mio donatore. Si tenta infine con gli Stati Uniti. Un pomeriggio riceviamo una telefonata dal dott. Uderzo... questa è una delle poche cose che mi ricordo. Rispondo io al telefono e il dottore mi dice “Passami la mamma”.

Mamma prende il telefono. Vedo nei suoi occhi un mare di lacrime, si siede sul bracciolo del divano e poi dice: “Lo abbiamo trovato!”

Il Fred Hutchinson di Seattle ci ha chiesto 300 milioni di lire per l’operazione. Non ce l’avremmo fatta senza le donazioni di moltissimi..”

ADMO oggi

Tante cose sono cambiate in 30 anni, ad esempio oggi il Registro Italiano conta più di 450.000 donatori e si occupa di tutto l’iter di ricerca del donatore, il Sistema Sanitario Nazionale copre tutte le spese relative al trapianto ed è il dono che arriva al paziente, non occorre viaggiare.

Non è cambiata invece la mission di Admo che continua a cercare donatori per accrescere il registro e a sostenere le famiglie dei pazienti nelle campagne di sensibilizzazione. Non è cambiata, purtroppo, nemmeno la percentuale di compatibilità.

Solo 1 persona su 100mila è compatibile con un paziente in attesa di trapianto di midollo osseo.

E quindi, oggi più di prima continuiamo a cercare potenziali donatori, continuiamo a cercare chi “dona vita”.

Se non sei ancora iscritto al Registro, non aspettare.

Se hai tra i 18 e i 36 anni non compiuti, pesi almeno 50 kg e godi di buona salute iscriviti al Registro dei donatori di midollo osseo.

Verrai contattato per effettuare il colloquio di idoneità con il medico ed effettuare il prelievo di un campione di sangue periferico.

Il tuo “sì” può capovolgere il destino di una persona!

Se non puoi iscriverti puoi comunque fare molto! Abbiamo bisogno di volontari e di donazioni.

REDAZIONE 09 giu 2020 08:37