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Brescia
di REDAZIONE 16 lug 2019 09:06

Il Campus estivo dei Bambini in braille

Venerdì 12 luglio presso il Rifugio Gnari de Mumpia a Brescia si è concluso il Campus estivo che ha coinvolto 12 ragazzi ipovedenti o ciechi (di età compresa tra i 12 e i 18 anni) residenti nei territori di Brescia e Bergamo

Venerdì 12 luglio presso il Rifugio Gnari de Mumpia a Brescia si è concluso il Campus estivo che ha coinvolto 12 ragazzi ipovedenti o ciechi (di età compresa tra i 12 e i 18 anni) residenti nei territori di Brescia e Bergamo. Organizzato dall’associazione "Bambini in braille", dall’associazione Omero di Bergamo e realizzato grazie al sostegno del Rotary Club di Brescia Veronica Gambara. Questa vacanza è svago e divertimento da trascorrere con i propri amici e lontano da mamma e papà ed è anche una forma di esperienza formativa per i genitori e gli stessi ragazzi, che si trovano costretti a fare i conti con le proprie esigenze di autonomia e di crescita personale e i risvolti negativi del “fare da sé”, per tanti giorni, lontano dalla famiglia. E’ un percorso composto da un lato dalla gestione autonoma delle attività personale e domestiche e dall’altro da esperienze sportive e ludiche all’aria aperta.

I volontari del Rotary Club Veronica Gambara e gli educatori del Campus hanno vissuto con i ragazzi in un clima profonda amicizia e di grande alleanza, rallegrato da sorrisi e voglia di cantare. Hanno assistito con stupore alle sfide che i ragazzi hanno saputo affrontare e vincere. Perché, se a fare i tuffi in una piscina comunale, andare a Gardaland, a fare sci nautico o andare in canoa può sembrare qualcosa di semplice per un giovane adolescente, diventa qualcosa di eccezionalmente entusiasmante se a realizzarlo è uno chiunque dei 12 ragazzi ipovedenti o ciechi. Ma ancora, tornare da una gita e dimenticare lo zainetto personale in auto potrebbe sembrare un qualcosa di normale per tutti: per questi ragazzi lo è un po’ meno, soprattutto se a riprenderlo, nel giardino del rifugio, ci devi andare tu e non l’educatore o il volontario!

"L’esperienza del campus ha, infatti, come vero obiettivo quello di rendere sempre più responsabili ed autonomi i ragazzi che vi partecipano. La chiusura del campus porta con se la speranza di re incontrarsi il prossimo anno con la voglia di ripetere queste e nuove esperienze" scrivono gli organizzatori.



REDAZIONE 16 lug 2019 09:06