Identità ed estetica nell'architettura
La testimonianza dell'architetto Carlo Donati all'Accademia Santa Giulia
Identità ed estetica sono stati i temi al centro del confronto tra l’architetto e designer Carlo Donati, la sua collaboratrice Laura Consiglio e gli studenti del terzo anno di Interior Design dell’Accademia SantaGiulia nell’ambito del corso di Architettura degli interni II, della docente Alessandra Coppa.
Carlo Donati, attraverso esempi tratti da film celebri come "Mon Oncle" di Jacquest Tati del 1958 e "Hollywood Party" di Blake Edwards del 1968, ha illustrato come l'architetto non debba considerare soltanto l'aspetto estetico, ma anche la funzionalità dell’edificio o dell’oggetto che progetta. Attraverso aneddoti tratti dalla sua ricca carriera, ha raccontato come l'approccio ad ogni lavoro sia unico e come il professionista autentico sia capace di ascoltare e rispondere alle esigenze dei vari soggetti coinvolti nell'utilizzo dell'edificio.
Dalle case esclusive alle ville urbane e ai loft, Donati ha dimostrato – attraverso i suoi lavori – la stretta correlazione tra gli spazi e la necessaria assunzione dei diversi punti di vista. I suoi progetti sono concepiti con filtri e connessioni visive studiate tutti in tutti gli aspetti, come ad esempio le iconiche armadiature sospese progettate per mantenere un equilibrio nell’ambiente. I suoi edifici si distinguono sempre per una comunicazione fluida tra esterno ed interno, tra diversi spazi, con l'idea centrale che la casa sia un luogo vissuto nella sua totalità.In conclusione, è stato presentato l'allestimento realizzato per la fiera di Rimini del 2023, in cui lo studio Donati ha esposto una "camera d’albergo utopica".
Prendendo spunto dalla citazione di Oscar Wilde “Il progresso è la realizzazione dell’Utopia”, il fil rouge dell'intera Manifestazione è stato "The year of Utopia. Live. Believe". Lo Studio Donati ha quindi proposto un’innovativa camera: “Nel futuro speriamo di essere più in sintonia con l’ambiente” ha spiegato la collaboratrice dell’architetto Laura Consiglio. Ispirata alla natura, la camera, denominata “Mush-room”, si distingue per la forma degli arredi, che richiamano gli elementi vegetali; con linee curve e avvolgenti, mostra il rapporto diretto e ancestrale con l’ambiente. Una stanza dalla forte matrice vegetale ripresa negli arredi e nella linea curva e avvolgente di tutte le superfici.“Come si sviluppa il processo creativo nel vostro studio?” Ha chiesto uno studente. “Il processo creativo è come un frullatore, un mix di influenze provenienti da ogni fonte del team dello Studio Donati: dalla musica, dai viaggi alla letteratura. Il dialogo con il cliente è cruciale, ma l'apertura alla contaminazione è ciò che consente di generare soluzioni sempre nuove, innovative e attuali. Lo Studio, che ha sede a Milano, è formato da un team dinamico e aperto al cambiamento, desideroso di imparare e sperimentare nuovi approcci progettuali”, la risposta dell’Architetto.
Carlo Donati nato a Zibello (Parma) da famiglia emiliana doc., vive e lavora a Milano da sempre e il suo studio è principalmente focalizzato sulla progettazione di abitazioni esclusive, negozi e resorts in Italia e nel resto del mondo.Nel 2008 si è aggiudicato il concorso per la realizzazione del masterplan di Segrate, Milano.Dopo aver seguito come consulente per l’architettura i marchi Gianni Versace, Aldo Coppola e Liberty of London, lo Studio si occupa attualmente della direzione artistica del gruppo Slowear per cui ha recentemente realizzato showroom e negozi a Parigi, Londra, Tokyo e Seoul. È attualmente impegnato nella realizzazione di un edificio residenziale ex novo con volume a servizi nel centro storico di Milano, di ville e appartamenti di prestigio. Lo Studio cura inoltre l’immagine di Colefax and Fowler e di Linea più, società che opera nel mercato dell’energia rinnovabile, di cui ha progettato il concept e le nuove sedi commerciali.