I volontari portano a casa la spesa
Le comunità rispondono all’emergenza con la consegna dei beni di prima necessità
Nella difficoltà emerge, ancora una volta, la forza di un tessuto sociale che sa fare la differenza. In queste ore sono molte le amministrazioni comunali che grazie alla rete di volontari si sono attivate per aiutare soprattutto la popolazione anziana. L’elenco delle realtà che si sono attivate è davvero lungo. Tra i Comuni in prima fila c’è anche Brescia. La Loggia ha predisposto un unico numero di prenotazione. Le persone in condizione di fragilità, impossibilitate a uscire di casa e che non hanno parenti o altre persone che le supportino, possono telefonare ai servizi sociali del Comune di Brescia allo 0302977615, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 13.30 alle 15.30. “La telefonata – spiega il consigliere comunale di maggioranza, Roberto Omodei – viene poi smistata ai servizi sociali di zona. I cinque uffici di zona hanno il compito di mettere insieme la domanda e la risposta. Sul territorio abbiamo cercato di coinvolgere i consigli di quartiere che hanno il compito di riunire le associazioni, i singoli volontari e le parrocchie interessate; ovviamente saranno dotati tutti di dispositivi individuali. Sarebbe bello coinvolgere sempre di più i giovani che rappresentano anche la fascia meno colpita dal virus”. A questo proposito, tra le comunità che si sono offerte c’è l’unità pastorale Bevilacqua con il curato, don Luca Biondi. In queste ore, quindi, sono stati attivati gli operatori comunali e i volontari segnalati dai consigli di quartiere, dai punti comunità e dalle associazioni per organizzare il servizio di spesa e consegna a domicilio dei beni di prima necessità (alimenti, igiene personale e della casa...). Si potranno richiedere anche i farmaci, anche se è bene ricordare che in città prosegue il servizio “Pronto Farmaco” messo in cantiere dal Comune con le farmacie e con i volontari della Croce Bianca.