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Brescia
di GIULIO REZZOLA 13 giu 2024 08:51

Il cartellone 2024-2025 del Ctb è arte per la pace

Il Centro Teatrale Bresciano compie 50 anni e festeggia la sua cinquantunesima stagione di prosa (la prima fu sotto il nome di “Compagnia della Loggetta”) con 37 spettacoli tra i quali 17 co-prodotti. Il cartellone 2024-2025, il cui titolo si è ispirato da una frase pronunciata dal premio Nobel per la Letteratura Jon Fosse “L’arte è pace”, propone tra gli altri due lavori di Bergman, altrettanti di Testori e Molière, Svevo, Melville, Feydeau, Simon, Kafka, Verga oltre alle note di Morricone portate alla ribalta dal coreografo Marcos Morau con 16 suoi danzatori e al ritorno di Simone Cristicchi col suo “Franciscus”. Tra gli artisti che compongono il palinsesto Maria Paiato, Elisabetta Pozzi, Pamela Villoresi, Renato Carpentieri, Alessandro Haber, Giorgio Pasotti, Tindaro Granata, Fausto Cabra, Umberto Orsini, Moni Ovadia (accompagnato per il suo “Caberet yiddish” dal violino di Michele Gazich) e Valter Veltroni che porta in scena “Le emozioni che abbiamo vissuto”, un suo ricordo degli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso per riflettere su che cosa ci hanno lasciato.

La stagione come consuetudine è stata presentata al Teatro Sociale da Valentina Cardinali e Gioiele Dix, che sarà nuovamente su questo stesso palco a fine novembre con “Andavamo a mille”, un omaggio alla corsa più bella del mondo, la Mille Miglia. Sono intervenuti per i saluti di rito la presidente del Ctb, Camilla Baresani, il direttore Gian Mario Bandera, i rappresentanti di Fondazioni A2A e Bcc Agrobresciano e la sindaca Laura Castelletti che ha annunciato la piena disponibilità del Teatro Borsoni di via Milano dal 21 settembre. La “stagione zero”, a prezzi agevolati e con proposte di musica e varietà attente alla multietnicità del quartiere e al mondo delle fragilità, si aprirà il 22 ottobre con “Mimì. Da sud a sud sulle note di Domenico Modugno”, un lavoro di Mario Incudine su testi di Sabrina Petyx con la regia di Moni Ovadia e Giuseppe Cutino.

La prima rappresentazione in cartellone è il 15 ottobre al Teatro Sociale (“I ragazzi irresistibili” di Neil Simon, con Umberto Orsini, Franco Branciaroli, Chiara Stoppa, Flavio Francucci, Eros Pascale e Emanuela Saccardi), cui poi seguiranno gli altri spettacoli suddivisi tra Teatro Mina Mazzadri e appunto il Renato Borsoni. Particolarmente ricchi di significato “Io so. Inchiesta teatrale sulla strategia della tensione in Italia”, il 27 ottobre al Sociale con la partecipazione straordinaria di Manlio Milani e la collaborazione di Fondazione della Comunità Bresciana in “Se dicessimo la verità”, storie di lotta alla criminalità organizzata al Borsoni il 12 febbraio.

La campagna abbonamenti prenderà il via il 3 settembre con le prelazioni per gli abbonati alla stagione scorsa; dal 7 sarà attivo l’acquisto per i nuovi abbonati.

GIULIO REZZOLA 13 giu 2024 08:51