H+. Dare valore alla sanità
Un team di tre persone aiuta le realtà che erogano prestazioni di qualità nell’ambito sanitario e sociosanitario a conoscersi e a farsi conoscere
Come affrontare le sfide post Covid-19? Recentemente è stata aperta una pagina che funziona come piattaforma su Facebook (ACCA+) per comunicare sia all’operatore di settore sia all’utente i servizi sanitari e sociosanitari. Molte realtà che erogano prestazioni di qualità, innovando e sperimentando, sono spesso poco note e non collaborano tra di loro. Da qui è nata l’idea di costruire un luogo digitale dove promuoverle, facendole conoscere agli addetti ai lavori ma anche a tutte le persone interessate. “H+ Valore alla sanità” è un progetto bresciano, ideato e realizzato da Vincenzo Lanzoni (consulente in sviluppo di servizi sanitari e sociosanitari), che parte “dall’idea di promuovere il valore della sanità intesa come sistema di persone, molteplicità di servizi, modelli organizzativi, attività di ricerca e luogo di innovazione”.
Progetto. L’obiettivo è di offrire un contributo per sviluppare quella sanità già pronta alle sfide del post Covid-19. Si sviluppa attraverso la costruzione di una Comunity che può partecipare, in rete, al contributo offerto da professionisti, società, imprese sociali e fondazioni che innovano, sperimentano, fanno ricerca ed offrono servizi specialistici ad elevato standard qualitativo. Le aziende (sono già una trentina) che aderiscono possono partecipare alla stesura dei progetti. “H+” si propone come un Cantiere Digitale. Verranno, infatti, organizzati specifici incontri per sottoporre occasioni di costruzione di nuovi servizi nel settore sanitario e opportunità di sviluppo professionale. Per avere informazioni, si può contattare il numero 3274226897, scrivere a info@accapiu.it o consultare il sito www.accapiu.it. Il team, oltre a Lanzoni, è composto da Stefano Orizio e da Alessandro Bardelloni.
Le video interviste. Il viaggio di H+ è iniziato mercoledì 27 maggio con il contributo prezioso del dott. Pietro Micheli, medico di medicina generale a Orzinuovi: “Se non si va a domicilio, non si può vedere la persona che sta morendo. L’azione domiciliare è molto importante. Se il territorio riesce a selezionare l’arrivo in Ospedale, ne giova l’intero sistema”. Quello che è successo con la pandemia è memoria viva. “Nel mese di marzo e di aprile sull’intero nostro Distretto c’erano solo due infermiere. Sono a pochi mesi dalla pensione, ma ho visto giovani professionisti pieni di entusiasmo”. “H+ – spiega Lanzoni – è uno strumento di conoscenza, di dialogo e di sviluppo progettuale per il settore sanitario e sociosanitario. Le associazioni di categoria sono spesso impegnate sul piano burocratico, mancava invece una struttura che facilitasse la collaborazione e il lavorare insieme”. Può essere una risorsa importante anche per gli enti locali.