Green pass dai parrucchieri: a Brescia tutto ok
È scattato ieri l'obbligo della certificazione verde base per accedere ad alcuni servizi alla persona. Il commento positivo del presidente di Confartigianato Brescia: "Sono norme che tutelano clienti e operatori"
È scattato ieri l’obbligo di green pass base – quello ottenibile con tampone negativo – anche per accedere ai servizi alla persona: parrucchieri, barbieri e centri estetici mentre nelle prossime ore è atteso il Dpcm con l’elenco delle attività primarie cui si potrà accedere senza la certificazione verde. La misura vale anche per i colloqui con detenuti in carcere.
Dal 1° febbraio saranno interessati all’obbligo di green pass pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, “fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”.
Tra le novità del Dpcm in arrivo dovrebbe esserci la novità dell’ingresso libero alle poste solo per il ritiro della pensione, mentre per gli altri servizi postali resterà necessaria la certificazione (base o rafforzata). In generale, l’accesso sarà libero nei negozi di alimentari, in farmacia, dall’ottico e per l’acquisto di legname o pellet per il riscaldamento. Stesse modalità per le attività all’aperto come benzinai, mercati, edicole. Escluse le tabaccherie: per comprare un pacchetto di sigarette sarà necessario mostrare un tampone negativo, essere vaccinati o guariti dal Covid. Le verifiche che l’accesso a queste attività avvenga nel rispetto delle prescrizioni sono a carico dei “relativi titolari, gestori o responsabili”. Previste sanzioni da 400 a mille euro per i trasgressori.
“Una misura di sicurezza che nel Bresciano –spiega il presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia Eugenio Massetti - , come ci segnalano i nostri associati, non sta creando particolari problemi. Semmai ci richiedono chiarimenti su quali siano le attività coinvolte”. Per il presidente della sigla di via Orzinuovi, alla luce dei primi rimandi che arrvano dalla base degli associati, l'obbligo di green pass potrebbe essere persino un incentivo per le persone a tornare dal barbiere come si faceva prima del Covid.
“C'è ancora tanta paura tra i clienti e disinformazione e una misura di sicurezza in più può essere utile - prosegue - le nostre imprese continueranno ad applicare con grande senso di responsabilità i rigorosi protocolli igienico-sanitari adottati fin dall’inizio della pandemia, rispondendo alle indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus”. Per i servizi alla persona, ma soprattutto all’interno dei saloni e dei centri estetici, ricorda ancora Massetti, è stata sempre garantita la massima sicurezza per operatori e clienti così come la gestione degli appuntamenti, attraverso prenotazioni e sistemi digitali e questa novità ha un impatto relativo.
“Se è uno strumento che permette di mantenere aperte le attività, ben venga – sono ancora osservazione del presidente di Confartigianato Brescia e Lombardia -. Occorre garantire la sicurezza di clienti e lavoratori e allo stesso tempo permettere che le attività, nel rispetto delle regole, possano restare aperte”. Per questo Massetti chiede di alzare l’attenzione verso gli abusivi che possono invece avvantaggiarsi da questa condizione: “Sono necessari più controlli contro chi mette a rischio la salute, ma soprattutto fa concorrenza sleale contro le imprese in regola”.