Giovedì da bollino rosso
Il caldo torrido che stringe d’assedio in questi giorni l’Italia può causare malori per quasi 9 milioni fra anziani con oltre 75 anni e bambini fino a 36 mesi di età. Lo afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, che ha analizzato i dati Istat in relazione all’allarme caldo lanciato dal ministero della Salute per Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti e Roma
Il caldo torrido che stringe d’assedio in questi giorni l’Italia può causare malori per quasi 9 milioni fra anziani con oltre 75 anni e bambini fino a 36 mesi di età. Lo afferma Uecoop, l’Unione europea delle cooperative, che ha analizzato i dati Istat in relazione all’allarme caldo lanciato dal ministero della Salute per Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia, Rieti e Roma.
Domani sarà una giornata da bollino rosso a livello 3, il più alto, che indica condizioni di emergenza con ondate di calore e possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sulle fasce di popolazione maggiormente a rischio come anziani, bambini molto piccoli e persone affette da malattie croniche. Ad essere maggiormente esposti a malanni e malori causati da uno sbalzo termico fra case e uffici climatizzati e l’esterno sono gli anziani sopra i 75 anni e i bambini da 0 a 3 anni. “I cambiamenti climatici – sottolinea in una nota Uecoop – stanno modificando anche l’assistenza con una maggiore attenzione a comportamenti e stili di vita riguardo all’alimentazione, alla vivibilità degli ambienti, all’uso dei condizionatori, alle precauzioni da adottare in caso di uscita all’esterno sia per gli anziani sia per i bambini, due categorie fra le più esposte ai colpi di calore visto che entrambi hanno un sistema di termoregolazione meno efficiente e manifestano con maggiore facilità i sintomi dell’ipertermia”. Uecoop mette in guardia anche chi abita in grandi centri urbani, come Milano, Roma, Torino e Bologna, dove – secondo uno studio del dipartimento Protezione civile – l’incremento del rischio malori raggiunge il 50% per i soggetti con più di 85 anni e per vedovi, separati e divorziati.