Gioco di squadra vince contro l'azzardo
Nella sede della territoriale di Regione Lombardia a Brescia un incontro tra l'assessore regionale Viviana Beccalossi e i protagonisti dei 9 progetti di contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia realizzati grazie ai fondi di un apposito bando regionale
Gioco di squadra vince contro l'azzardo. Probabilmente non poteva esserci sintesi migliore per evidenziare come davanti a fenomeni devianti non ci sia differenza politica e istituzionale che tenga. Gioco di squadra vince contro l'azzardo è infatti il filo conduttore di una serie di incontri che l'assessore regionale al territorio, urbanistica, difesa del suolo e città metropolitana Vivìana Beccalossi sta realizzando in tutte le province lombarde per fare il punto sull'efficacia della legge di contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia approvata dal Pirellone nell'ottobre del 2013 e di tutta una serie di azioni che questa ha permesso di mettere in campo, prima su tutte il bando lanciato nel 2015 per sostenere progetti coerenti con quanto previsto dalla normativa.
Ieri,.nella sede territoriale di Regione Lombardia in via Corsica a Brescia, con l'assessore Beccalossi si sono incontrati i protagonisti dei 9 progetti di contrasto alla ludopatia e al gioco d'azzardo che, grazie al già citato bando (3 milioni di euro la sua dotazione) sono stati realizzati nel Bresciano. Progetti, ha ricordato Viviana Beccalossi, finanziati dalla Regione per un totale di oltre 350mila euro, che hanno visto il coinvolgimento di 164 partner (la famosa squadra) tra cui 69 Comuni, l'Ats, 36 associazioni del Terzo settore e 44 tra Parrocchie, Centri giovanili, Istituzioni scolastiche e associazioni di pensionati.
"Particolarmente importante - ha sottolineato Viviana Beccalossi - è stato il coinvolgimento di queste ultime due realtà perchè proprio tra i giovanissimi e i pensionati si registra la più alta percentuale di giocatori. Soprattutto in questi due ambiti sono necessari particolari sforzi educativi".
I progetti realizzati nel Bresciano promuvono la conoscenza e la consapevolezza del fenomeno (che da tempo presenta preoccupanti aspetti di ordine pubblico), riforzano le capacità critiche rispetto al mercato e alla pubblicità ingannevole e fuorviante, forniscono informazioni corrette per aumentare la percezione del rischio, avviano azioni di ascolto e orientamento per intercettare e indirizzare i giocatori problematici.
Nel prosieguo della giornata i responsabili dei 9 progetti, che da un punto di vista territoriale hanno coperto praticamente tutta la provincia) hanno presentato le azioni messe in campo e i risultati raggiunti dalle stesse. Grande attezione, come è emerso nel corso dell'incontro, è stata data, seppure con modalità diverse, al target giovanile e al mondo dela scuola. Particolarmente significative sono state le azioni formazione proposte a insegnanti, educatori e animatori di oratori.
Quella condotta nel Bresciano, così come nelle altre province lombarde, è stata dunque un'azione sinergica, così come di squadra è l'azione che la Lombardia, Regione e Comuni, stanno portando avanti con il governo Renzi perché si giunga alla stesura di una legge nazionale che non rappresenti un passo indietro rispetto alla normativa regionale lombarda di contrasto al gioco d'azzardo e alla ludopatia, la prima approvata in Italia, che ha fatto scuola anche per altre Regioni.
Nel corso dell'incontro bresciano l'assessore Beccalossi ha anche annunciato per il 2017 un nuovo bando dotato di 2 milioni di euro per progetti che facciano tesoro dell'esperienza e delle positività riscontrate da quelli realizzati grazie al primo bando, per una azione di contrasto ancora più efficace.