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Brescia
di VITTORIO BERTONI 22 mag 2017 10:22

Gestione di elettrico ed elettronico

Ogni anno in Europa si producono 11,6 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici classificati come Raee e di questi il 60% finisce in discarica. Nell’ambito della gestione di queste apparecchiature, un settore particolarmente interessante è quello sanitario per il quale può essere estremamente vantaggioso applicare i principi dell’economia circolare

Ogni anno in Europa si producono 11,6 milioni di tonnellate di rifiuti elettrici ed elettronici classificati come Raee e di questi il 60% finisce in discarica. Nell’ambito della gestione di queste apparecchiature, un settore particolarmente interessante è quello sanitario per il quale può essere estremamente vantaggioso applicare i principi dell’economia circolare. Rendere minima la quota di rifiuti derivante dalla dismissione di attrezzature mediche, massimizzandone il riutilizzo e la rigenerazione è quanto si propone il progetto europeo ‘Life-MED’, medical equipment discarded, messo in campo 3 anni fa dalla rete di imprese pubbliche e private che comprende Cauto, Medicus Mundi attrezzature, Università degli Studi di Brescia, Legambiente Lombardia e la rumena Ateliere Fara Frontiere.

“Anche il progetto Life-MED - spiega Anna Brescianini di Cauto – si inserisce a pieno titolo nella mission della nostra cooperativa che in quanto realtà del fare punta alla creazione di posti di lavoro, rivolti soprattutto alle persone svantaggiate”. Una parte dei rifiuti Raee non può che essere distrutta, in quanto potenzialmente a rischio di infezioni, ma ben l’85% di questi materiali contiene componenti suscettibili di valorizzazione, attraverso il riciclaggio e, in molti casi, il riutilizzo perché ancora funzionanti. “Attraverso la tecnica del ricondizionamento, attrezzature, strumenti biomedicali e ausili sanitari possono tornare ad essere pienamente funzionali, per essere donati a organizzazioni e associazioni, a cliniche e centri medici. L’obiettivo intermedio è rendere il processo economicamente sostenibile, definendo le strategie di mercato possibili e le tipologie di attrezzature recuperabili, mentre quello finale è di presentare un ordine del giorno alla Commissione ambiente della Camera per avviare l’iter di creazione di una normativa nazionale sulla gestione di questi apparati elettromedicali, innescando un circuito virtuoso di domanda e offerta”. I 441 ricondizionamenti effettuati in questi 3 anni sono stati destinati a 80 enti beneficiari in Europa e hanno permesso di evitare la produzione di 31 tonnellate di rifiuti Raee.

VITTORIO BERTONI 22 mag 2017 10:22