Gas inquinanti: lo studio degli studenti
Le centraline installate al Calini, Canossa Campus, Copernico e Leonardo. Il lavoro di restituzione davanti agli esperti del Comune e ai fisici della Cattolica
Giovedì 1° giugno, gli “scienziati” di quattro licei scientifici di Brescia hanno debuttato davanti a professori e ricercatori della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali per presentare i risultati delle ricerche sull’inquinamento dell’aria portate avanti nel corso dell’anno scolastico grazie alle centraline dotate di sensori poste nei cortili delle loro scuole. I paper degli studenti riguardano gli inquinanti atmosferici (Liceo scientifico Calini), di come fare a monitorare l’inquinamento atmosferico (Liceo Copernico), come procedere nella raccolta e prima analisi dei dati sui gas inquinanti (Canossa Campus) e successiva discussione sui dati raccolti (Liceo Leonardo). Il seminario è la conclusione del progetto “Cittadinanza scientifica in azione”, coordinato dalla professoressa Stefania Pagliara, che ha avuto come obiettivo quello di favorire nei giovani lo sviluppo della cultura scientifica e della consapevolezza necessarie ad ogni cittadino per assumere comportamenti e decisioni socialmente sostenibili e valutare autonomamente tematiche attuali in area scientifica e tecnologica.
In collaborazione con i licei scientifici presenti sul territorio bresciano, il progetto ha previsto l’installazione presso le scuole coinvolte di una stazione di misura capace di controllare e monitorare la qualità dell’aria e delle condizioni metereologiche. Sono stati coinvolti 85 studenti, di età compresa fra i16 e i 18 anni, coordinati dai loro docenti. «L’idea è stata mettere a disposizione degli studenti e dei loro insegnanti la stazione che abbiamo costruito, per raccogliere i dati relativi alle concentrazioni di gas inquinanti» afferma la prof.ssa Pagliara. La prima fase ha riguardato l’installazione della centralina nel cortile delle scuole, iniziando nel corso dell’anno a raccogliere i dati relativi ai gas inquinanti e ad analizzarli applicando i modelli presenti in letteratura. In un secondo momento i ragazzi hanno effettuato l’analisi dei dati, «utilizzando metodi statistici avanzati, per individuare eventuali correlazioni tra le grandezze misurate e i parametri metereologici, in modo da elaborare previsioni e riflessioni per un futuro più sostenibile», afferma Pagliara. Il progetto Cittadinanza scientifica in azione è finanziato dal 5x1000 e coordinato da Stefania Pagliara, docente di fisica. «L’obiettivo è quello di sensibilizzare i giovani sul problema dell’inquinamento atmosferico dall’aria, favorire la conoscenza sulle procedure tipiche delle procedure scientifiche. Il fine ultimo è contribuire a formare cittadini che sappiano assumere comportamenti sostenibili e partecipino consapevolmente al dibattito pubblico su tali tematiche».
Il percorso di ricerca sperimentale sull’inquinamento dell’aria è stato presentato anche ai dirigenti del comune di Brescia, Nunzio Pisano e Angelantonio Capretti, che saranno presenti all’incontro per illustrare il ruolo e l’impegno del Comune nella gestione dei processi di comunicazione e di accountability sulle tematiche ambientali e muovere i primi passi verso una partecipazione attiva.