Formazione professionale spot per la scuola
Ha fatto tappa a Brescia Venerdì 22 e Sabato 23 aprile NEET Working Tour: l’iniziativa promossa dal Ministro per le Politiche giovanili, Fabiana Dadone, in collaborazione con l’Agenzia Nazionale per i Giovani, l’Agenzia Nazionale per le Politiche attive del lavoro e Carta Giovani Nazionale.
Il NEET Working Tour è una campagna informativa itinerante rivolta ai NEET (Not in Education, Employment or Training), giovani inattivi di età compresa tra i 14 e i 35 anni che non studiano, non lavorano e non fanno formazione.
“Il tour nelle città italiane ha lo scopo -commenta il ministro Fabiana Dadone - di raggiungere i giovani nella loro confort zone, ingaggiarli, metterli a conoscenza dei progetti e delle iniziative che il Governo ha messo in atto. Vogliamo raccontare loro, che l’Italia è un Paese per giovani che offre ad ognuno la possibilità di realizzarsi” .
Dopo la Turchia (33,6%), il Montenegro (28,6%) e la Macedonia (27,6%), nel 2020 l’Italia è il Paese con il maggior tasso di Neet in Europa. I dati mostrano come il 25,1% dei giovani italiani tra i 14 e i 35 anni non lavora, né studia, né è coinvolto in un percorso formativo.
Nel Bresciano sono circa dieci mila i giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro e rappresentano circa il 14%.
Per questo uno degli Stand presenti a questa rassegna, era quello del Coordinamento degli Enti di Formazione della Provincia di Brescia che racchiude i 19 CFP presenti nel territorio bresciano. Un lavoro, quello dei Centri di Formazione Professionale importante che negli anni ha permesso di abbattere, all’interno dei percorsi di studi, l’abbandono scolastico, e “recuperare” centina di ragazze e ragazzi che per varie motivazioni avevano abbandonato gli studi nei percorsi della Scuola Secondaria di II Grado.
I CFP bresciani accolgono circa 8.500 studenti con un successo scolastico fra i più alti della Lombardia e con un inserimento lavorativo (entro i sei mesi dalla qualifica o dal diploma tecnico professionale) che raggiunge l’83%. Dati importanti che dimostrano come il sistema funzioni e come le attività attuate vadano proprio nella direzione di fermare l’abbandono scolastico.
La formazione professionale, dunque, può essere un antidoto efficace alla dispersione; le chiavi di successo sono l’enfasi sulla pratica, il collegamento tra la teoria e l’occupazione, e anche il monitoraggio dei fabbisogni delle imprese locali e la proficua collaborazione un le associazioni di categoria che supportano gli enti di formazione.