Fondazione Folonari attenta ai bisogni dei minori
Da 45 anni una Fondazione bresciana, amministrata dalla Congrega della Carità Apostolica, interviene concretamente a sostegno di bambini e ragazzi residenti in provincia che vivono in situazioni di bisogno e, da luglio di quest’anno, è entrata a far parte degli enti del terzo settore iscritta al registro di riferimento, Runts.
L’ente filantropico è stato creato da Guido Folonari (1906-1978) nel 1978. Folonari trascorse l’intera vita nell’azienda di famiglia percorrendo tutta l’Italia per sovrintendere alle produzioni vinicole in Puglia, in Toscana e in molti altri luoghi; accanto a lui la moglie Angela Cereghini da Lecco che, trasferitasi a Brescia dopo il matrimonio, si rese protagonista di numerose opere di carità. Per queste ragioni, con un atto d’amore e con assoluta naturalezza, Guido scelse di ricordare Angela, scomparsa prima di lui nel 1970, attraverso un generoso lascito dedicato ai bambini di tutta la provincia di Brescia. Il disegno di questa iniziativa di bene fu attentamente meditato. Lo Statuto indica la finalità di “prestare aiuti, morali e materiali, a minori in qualunque modo bisognosi”.
Per procedere è necessario “l’interessamento dei parroci della provincia di Brescia”. All’ente è assegnato un chiaro compito: agire in rete con tutti coloro che si prendono cura dei minori. Il riconoscimento della personalità giuridica avviene nel 1979, nasce così una fondazione di diritto privato e il Sodalizio è chiamato a collaborare caso per caso con oratori e parrocchie. Infatti in 45 anni di vita la Fondazione ha operato sempre in collaborazione con i parroci e i gruppi di volontariato che segnalano le richieste di aiuto. Sono più di 40mila i minori raggiunti. L’ammontare delle erogazioni, nel 2023 di euro 300.035, è deciso ogni anno da una Commissione formata da un delegato del Vescovo di Brescia e da due membri della famiglia Folonari.
Una Commissione mensile vaglia invece i singoli casi. I contributi riguardano soprattutto cure sanitarie, spese scolastiche, pagamenti di rette per l’accoglienza in comunità, istituti o scuole cattoliche, oltre a spese di prima necessità (acquisto viveri e consumi domestici) per consentire alle famiglie di offrire un contesto di vita dignitoso. Fra le varie iniziative, la prossima commissione che si riunirà ad ottobre sarà chiamata a valutare il sostegno ad alcuni Cag – centri di aggregazione giovanile, accreditati dal Comune di Brescia e di ispirazione cattolica. I destinatari degli aiuti non sono solo cattolici; è questa una decisione presa da tempo dalla Commissione Direttiva, che ha fissato come condizione ineludibile la presenza di una segnalazione da parte del parroco di residenza, quale occasione di incontro e di testimonianza.