Farmacia e Scienze agrarie in arrivo
Si è tenuta nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina, alla presenza del Ministro dell'istruzione, università e ricerca Valeria Fedeli, la Cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno Accademico, il 36mo dalla sua istituzione, dell’Università degli Studi di Brescia. L'incipit, non privo di toni critici, è toccato alla rappresentante degli studenti Azra Hasani
Si è tenuta nell’Aula Magna della Facoltà di Medicina, alla presenza del Ministro dell'istruzione, università e ricerca Valeria Fedeli, la Cerimonia di inaugurazione del nuovo Anno Accademico, il 36mo dalla sua istituzione, dell’Università degli Studi di Brescia. L'incipit, non privo di toni critici, è toccato alla rappresentante degli studenti Azra Hasani. Prima ha citato il maestro Alberto Manzi: “Ricordate che mai nessuno riuscirà a fermarvi, se voi non lo vorrete”. Poi ha sottolineato la situazione attuale degli studenti: “Una generazione coraggiosa, fatta di precari, di giovani a contratto, che nonostante tutto crede all’istruzione come ascensore sociale, ma che non viene coinvolta nelle decisioni dell’Università”. Infine si è rivolta al Ministro: “Si assuma l’impegno di fare riformare il sistema e puntare sul coinvolgimento, sull’eliminazione del numero chiuso, non sul mito della qualità, vogliamo un’Università trasparente, meritevole e accessibile”. Il rettore Maurizio Tira ha tracciato il bilancio del primo anno di lavoro, fondato sull'ascolto, sulla costruzione della fiducia reciproca e sull'inclusione.
“Abbiamo registrato un +6% di immatricolazioni. Abbiamo allo studio due nuovi corsi di laurea in Farmacia e in Scienze agrarie per la sostenibilità in cui vogliamo applicare le nostre conoscenze nel campo dell'innovazione tecnologica per diversificare ancor più la nostra proposta formativa. La sfida è sfondare la barriera dei 15.000 studenti iscritti e figurare così nella categoria degli Atenei medi”.
Il Rettore ha ricordato l’ottima performance degli studenti sul versante del collocamento dopo il conseguimento del titolo di studio. “Stiamo lavorando per essere una comunità educante, dove gli studenti e le studentesse apprendono per diventare uomini e donne capaci di assumere responsabilità in un mondo che ha estremo bisogno di loro”. Il Ministro Fedeli ha sottolineato come l’Ateneo di Brescia, nonostante la giovane età, abbia saputo esprimere e raggiungere un elevato prestigio nella formazione e nella ricerca. “Individuiamo l'Università di Brescia come un punto di eccellenza effettiva per tutto il sistema nazionale. Gli studenti universitari vanno sostenuti e lo faremo perchè è la dimostrazione che l'investimento che si fa nel percorso universitario è un investimento che serve all'insieme del Paese oltre che all'insieme del territorio. Abbiamo bisogno che l'Università abbia anche una funzione strettamente culturale, di apprendimento dei saperi, che non sia solo finalizzata all'utilità e quindi allo sbocco nel mercato del lavoro. Puntiamo su una società e su una economia della conoscenza, pertanto sempre di più a noi servono competenze trasversali, capaci di cambiare e di innovarsi continuamente”.