Fame zero
Sviluppo Sostenibile: continuano i seminari sui nuovi obiettivi dell’Onu. L’Università degli Studi di Brescia tra i primi atenei ad organizzare un ciclo di incontri sui temi dell’Agenda Onu 2030. Dopo l’appuntamento di giovedì 1 giugno, “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”, giovedì 7 settembre si terrà il secondo seminario: “Fame zero”, porre cioè fine ad ogni forma di malnutrizione
L’Università degli Studi di Brescia è tra i primi atenei a organizzare un ciclo di seminari sui 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile che impegneranno l’agenda delle Nazioni Unite per i prossimi 15 anni sul fronte del miglioramento della sostenibilità e del benessere della popolazione mondiale.
Il ciclo di seminari è stato presentato questa mattina, nel Salone Apollo del Rettorato, alla presenza del Rettore Prof. Maurizio Tira e del Prof. Francesco Castelli, Delegato alla cooperazione e sviluppo e titolare della Cattedra Unesco per la Formazione e il rinforzo delle risorse umane per lo sviluppo sanitario nei Paesi a risorse limitate.
Dopo l’appuntamento di giovedì 1 giugno, “Porre fine ad ogni forma di povertà nel mondo”, giovedì 7 settembre si terrà il secondo seminario: “Fame zero”, porre cioè fine ad ogni forma di malnutrizione.
I nuovi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile prendono il posto degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio che, lanciati nel 2000 e orientati soprattutto alle problematiche sociali e sanitarie urgenti dei Paesi poveri, hanno raggiunto in molti casi risultati ragguardevoli. La nuova agenda mondiale 2030, senza dimenticare i Paesi del Sud del mondo i cui bisogni di sviluppo sono ancora prioritari, è indirizzata invece alla comunità mondiale nella sua interezza con un forte richiamo anche etico per un’azione comune finalizzata al benessere mondiale da coniugare tuttavia con la preservazione del pianeta a vantaggio delle generazioni future.
"Con la firma di adesione agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite nel settembre 2015 – dichiara il prof. Castelli – tutte le nazioni del mondo hanno contratto un impegno forte, che lega le generazioni ad un patto di alleanza per promuovere uno sviluppo economico, ma anche educativo, energetico e sanitario con un orizzonte temporale ben preciso, il 2030. L’Università degli Studi di Brescia ha voluto offrire alla propria comunità accademica e alla popolazione cittadina un approfondimento specifico per ognuno degli obiettivi nei confronti dei quali il mondo universitario gioca un ruolo essenziale nell'ambito formativo e della ricerca".
La conferenza. Giovedì 7 settembre alle 17.30 al Ridotto del Teatro Grande, dopo l'introduzione del rettore Maurizio Tira, intervengono Gianni Gilioli, Professore di Entomologia generale e applicata (Università degli Studi di Brescia) e Claudia Sorlini, già Preside Facoltà di Agraria Università degli Studi di Milano e già Presidente Comitato Scientifico EXPO 2015. L’appuntamento di giovedì 7 settembre è dedicato all'approfondimento del secondo punto dell’Agenda Onu 2030, “Fame zero”: porre cioè fine ad ogni forma di malnutrizione. Un obiettivo generale che ne prevede altri più specifici come il raddoppio della produttività agricola e del reddito dei produttori di cibo su piccola scala; la salvaguardia dei sistemi di produzione alimentare sostenibili e resilienti; la promozione della diversità genetica delle colture e degli animali allevati; l’aumento degli investimenti e dell’innovazione in agricoltura, anche tramite la cooperazione internazionale; la prevenzione delle distorsioni del commercio di materie prime alimentari, dei loro derivati e delle instabilità dei prezzi dei beni alimentari.
Gli organizzatori, vista la limitata capienza della sala, consigliano si confermare la presenza all'indirizzo eventi@unibs.it