È tornato l'inverno. Vento, neve e danni
La zone più colpita è stata quella tra Desenzano e Lonato, dove le forti raffiche di vento hanno lasciato un pesante strascico. A Lonato è stato scoperchiato il palazzetto dello sport. Il tour de force dei Vigili del fuoco. Danni e neve anche sul Sebino, in Valle Camonica e nella Bassa
I meteorologi l'avevano segnalato, ma nessuno immaginava che il ritorno del freddo e del maltempo potesse essere così brusco. Invece con le colonnine di mercurio dei barometri in picchiata sono arrivati anche il fortissimo vento e le precipatazioni che, soprattutto sulle sponde del lago di Garda, hanno riportato il calendario indietro di qualche mese.
La comunità più colpita è stata quella di Desenzano dove il forte vento che ha soffiato nelle prime ore di ieri, dopo che il violento temporale nel corso della nottata, ha colpito in modo particolare la zona del porto con molte barcjhe strappate dai loro ormeggi. Le ondate sollevate dal vento hanno invaso la centrale piazza Cappelletti e gli esercizi commerciali che su queste si affacciano. Anche gli edifici storici di piazza Malvezzi hanno subito danni: le raffiche di vento si sono accanite su cornicioni e ringhiere. Anche al porto vecchio, una delle perle della cittadina gardesana, il lago è tracimato, con gravi conseguenze. In più punti il lungolago ha ceduto alla forza dell'acqua e del vento; pesanti danni si registrano anche alle spiagge in questa stagione normalmente meta di tanti turisti.
Pesanti i danni anche a Rivoltella dove un lungo tratto dalla passeggiata a lago è andata distrutta. Il vento ha colpito con la sua forza anche la Valtenesi con alberi divelti. Per ore il collegamento con ìl lago è statao chiuso in località Vò per la presenza di tronchi sulla strada.
Ancora più gravi sono i danni registrati nel territorio di Lonato. Al lido, al confine con Padenghe il vento ha divelto alcuni pini marittimi. Pesanti danni anche al palazzetto dello sport lonatese, la cui copertura in lamiera non ha resistito alla forza del vento.
Danni più o menoi consistenti si sono registrati anche in tante località dell'Alto Garda bresciano, con spiagge erose dalle onde, pontili e moli rovinati, alberi sradicati dal vento. In Valvestino ha fatto la sua ricomparsa anche la neve.
La complessa situazione ha influito anche sl livello delle acque del Garda, tanto che le autorità competenti (Comunità del Garda e Aipò) hanno deciso di aumentare il deflusso delle acque verso il Mantovano
Non meno critica è stata la giornata in altre zone del Bresciano. A Iseo la forza delle onde è stata alla base del cedimento di un tratto di balaustra in cemento sulla passeggiata a lago del complesso La Filanda. Per misure precauzionali il lungolago è stato chiuso al transito. La neve ha imbiancato anche le cime che circondano il Sebino. A Edolo, nelle prime ore della mattinata si è addirittura registrata una burrasca nevosa.
Anche nella Bassa, soprattutto in quella orientale tra Carpenedolo e Montichiari il maltempo di ieri ha fatto sentire la sua morsa, con i Vigili del fuoco costretti a rispondere a numerose chiamate
La Prefettura, sulla scorta dei danni causati da questo pesante colpo di coda dell'inverno, ha deciso di chiedere lo stato di calamità naturale, soprattutto per i Comuni gardesani, mentre la Coldiretti ha già avviato la conta delle ferite inferte all'agricoltura bresciana.
L'unica nota positiva è che la giornata di ieri, fortunamentamente, non ha fatto registrare danni alle persone. Già dalle prime ore di oggi il tempo è migliorato, ma i meteorologi prevedono una nuova perturbazione da mercoledì