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Brescia
di REDAZIONE 21 nov 2017 08:02

Due appuntamenti per Brescia2030

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Domani in Cattolica e il 15 dicembre in Statale due momenti del percorso di co-progettazione della città promosso da Palazzo Loggia in collaborazione con i due atenei cittadini e tante altre realtà

Si svolgeranno negli spazi delle due Università cittadine i prossimi appuntamenti di Brescia 2030: laboratori che impegnano circa 50 realtà portatrici di interesse del territorio di Brescia e provincia dallo scorso marzo in un percorso di co-progettazione. Due appuntamenti che avranno un momento aperto alla città e uno dedicato al lavoro dei laboratori, impegnati nello sforzo comune di immaginare un percorso di progresso territoriale che porti Brescia a esprimere le sue potenzialità “a sistema”.

Visione, strategia e internazionalizzazione: questi i tre principi guida che animano la co-progettazione di Brescia2030.

Domani il primo incontro pubblico in programma che avrà come titolo "Uno sguardo antropologico sulla vita digitale dei cittadini" e si terrà a partire dalle 10,30 (registrazione alle 10) nella Sala Polifunzionale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in via Trieste 17.

Al centro dell’incontro ci sarà l’antropologa digitale Stefana Broadbent che ha dedicato gli ultimi 20 anni delle sue ricerche ad analizzare l’evoluzione delle attività digitali nella vita di ognuno e le relative modifiche delle abitudini e dell’interazione sociale.

Stefana Broadbent ha diretto e fondato diversi centri di studio e osservatori di antropologia digitale in vari paesi d’Europa, con un approccio etnografico che intende facilitare lo sviluppo di servizi e strumenti utili. È membro del Comité de Prospective at la CNIL Conseil National Informatique et Liberté in France, e fa parte della fondazione di Cleanweb, un’organizzazione impegnata nell’uso del web per combattere il cambiamento climatico.

Il 15 dicembre le attività dei laboratori si svolgeranno negli spazi dell’Università degli Studi di Brescia in via San Faustino 74/b per l’ultimo incontro prima della fase di stesura del documento di sintesi dell’intenso lavoro di un anno, a cui le Università hanno dato un metodo scientifico di coordinamento sotto la guida di Maria Grazia Speranza, prorettrice dell’Università degli Studi di Brescia. Dopo un pomeriggio di lavoro riservato, in serata dalle 18,30 l’Aula Magna dell’Università ospiterà l’incontro pubblico con un ospite d’onore: Miguel Benasayag.

Filosofo e psicoanalista nato in Argentina nel 1953, trapiantato da molti anni a Parigi, si occupa con particolare attenzione dei problemi dell'infanzia e dell'adolescenza. Come militante della guerriglia guevarista ha trascorso molti anni nelle carceri argentine durante la dittatura militare, dove è stato torturato. Di madre francese, fuggita dalla Francia nel 1939 in quanto ebrea, Benasayag beneficiando della doppia cittadinanza franco-argentina vive oggi a Parigi, dove continua la sua attività politica. Dopo il successo internazionale del libro scritto insieme a Ghérard Schmit “L'epoca delle passioni tristi” (Feltrinelli, 2004) è una delle voci del pensiero contemporaneo più interessanti, che spesso si rivolge con forza a figure professionali che devono farsi carico del disagio giovanile, per cercare nuove vie e strategie di pratica e cura.

Brescia2030 è un percorso di co-progettazione per una visione condivisa di sviluppo del territorio di Brescia promosso dal Comune di Brescia insieme alle Università del territorio, ovvero Università degli Studi di Brescia e Università Cattolica del Sacro Cuore. 

È un progetto che vede coinvolti una pluralità di portatori di interesse (stakeholders) che sono persone giuridiche private e pubbliche ovvero enti privati o pubblici, con l’obiettivo di elaborare il piano operativo di sviluppo e innovazione urbana e metropolitana in co-progettazione.

Promosso inizialmente dal Comune, Brescia 2030 si è evoluto in un Protocollo d’intesa tra il Comune di Brescia e le Università. Queste, in particolare, hanno individuato il metodo di lavoro e i docenti coordinatori, formulando e coordinando un percorso di co-progettazione in linea con la propria mission istituzionale nonché con il proprio ruolo di leader dell’innovazione all’interno del sistema-territorio di Brescia e provincia.

Concretamente, il gruppo dei soggetti si focalizza su quattro diverse aree di lavoro: Salute e Benessere, Formazione e Istruzione, Cultura e Turismo, Industria e Impresa. Tutte le aree includono lo sviluppo e l’approfondimento di temi considerati trasversali: sostenibilità, internazionalizzazione, mobilità, impiegabilità, fragilità sociale e immigrazione, dati. Sono i partecipanti ai laboratori che decidono, ad ogni incontro, di allargare la partecipazione a soggetti portatori di interessi chiave.

Ogni laboratorio è coordinato da un pool di docenti delle Università che armonizzano il metodo di lavoro e operano per la necessaria sintesi del percorso.

REDAZIONE 21 nov 2017 08:02