Donata la la statuina dell’operatrice del verde
Consegnata presso la Curia Diocesana, nelle mani del Vicario Generale, mons. Gaetano Fontana, la statuina del 2022 raffigurante la florovivaista, un’imprenditrice simbolo delle aziende che operano nella cura e manutenzione del verde. Obiettivo dell’iniziativa, promossa da Confartigianato, Coldiretti e Fondazione Symbola nell’ambito del Manifesto di Assisi, è quello di aggiungere ogni anno al presepe figure che ci parlino del presente ma anche del futuro. Nel 2020 fu un’infermiera a ricordare il debito che ci lega in tempo di Covid a tutti coloro che operano nella sanità. Lo scorso anno è stato l’imprenditore digitale che, cogliendo le opportunità del web, ha affrontato le difficoltà della pandemia per continuare a garantire servizi e prodotti ai cittadini nonostante le limitazioni e i lockdown.
Presenti all’evento il vicepresidente di Confartigianato Imprese Brescia Pierangelo Landi e il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano che hanno consegnato in Curia il nuovo personaggio del Presepe 2022 opera artigianale, in cartapesta, come gli scorsi anni realizzata del maestro leccese Claudio Riso.
Per il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano: “Il florovivaismo è un comparto strategico del Made in Italy che coinvolge oltre 20mila imprese impegnate nel garantire bellezza e a migliorare la qualità della vita con il contrasto ai cambiamenti climatici, all’inquinamento dell’aria e al dissesto del territorio, si tratta dell’espressione di una agricoltura multifunzionale capace di generare esternalità positive per il bene della comunità e dell’ambiente, nonostante i rincari e le grandi difficoltà economiche. Un lavoro antico e prezioso che trova riconoscimento nella maggioranza delle case degli italiani che durante le festività sono colorate e profumate da piante e fiori tipici del Natale”.
Per il vicepresidente di Confartigianato Imprese Pierangelo Landi: «Quest’anno portiamo nel Presepe un simbolo della sostenibilità espressa dagli artigiani e dalle piccole imprese e declinata su tre fronti: economico, sociale, ambientale. A livello economico, la piccola impresa, l’artigiano offrono prodotti e servizi belli, ben fatti, durevoli, a basso impatto ambientale, unici e distintivi. E sono anche baluardo della sostenibilità sociale, poiché ben radicati nei territori di appartenenza dove intrattengono rapporti e relazioni di scambio cruciali per il benessere delle comunità locali. Tutto questo è il ‘valore artigiano’ che crea, trasforma, ripara, rigenera, include, unisce”.