Don Bosco: frammenti di carità
Nonostante l’emergenza sanitaria in atto, la parrocchia cittadina di Don Bosco non si è mai fermata
In questa drammatica situazione per la salute, la parrocchia San Giovanni Bosco di Brescia cerca di svolgere la sua missione come può. Anzitutto la chiesa parrocchiale è sempre stata aperta con orario continuato dall’alba al tramonto per dare la possibilità ai fedeli di accedere al luogo che risulta sempre il più adatto e più caro per pregare, davanti alle immagini sacre della Madonna e dei Santi e soprattutto davanti al Tabernacolo dell’eucaristia. Un rifugio prezioso.
In questi mesi anche il telefono squilla più del solito per chiedere, salutare, raccontare, sentire una parola di incoraggiamento, tenere viva un’amicizia, … E’ bello tenere i contatti con la Messa domenicale e il rosario serale trasmessi in diretta con il collegamento Facebook e Youtube. Molto gradita anche la Messa sul campo di calcio dell’oratorio con l’amplificazione che permette di arrivare ai parrocchiani almeno di alcune vie, che possono seguire dalle finestre e dai balconi.
Si cerca di supplire l’assenza del catechismo delle elementari e l’incontro dei gruppi di preadolescenti, adolescenti e giovani raggiungendo i ragazzi in videoconferenza o su WhatsApp con attività, giochi, catechesi, riflessioni, testimonianze, condivisioni, per continuare il cammino formativo dell’anno, coinvolgendo anche le famiglie.
In questo periodo sono anche possibili gli incontri (video) di catechisti, consiglio pastorale, consiglio affari economici e consiglio della comunità educativo-pastorale, cioè degli organismi di corresponsabilità e di comunione, per continuare per quanto è possibile a pensare insieme la missione parrocchiale.
Sul fronte del servizio ai più poveri, a partire dalla quaresima, è stata proposta una colletta, gestita dalla “San Vincenzo” parrocchiale, chiamata “Chi è il mio prossimo?”, per venire incontro alle necessità di famiglie messe in grave difficoltà dalla situazione attuale. Anche la Caritas parrocchiale è attiva, anche se a ritmo ridotto, per l’assistenza dei poveri della parrocchia.