Domenica gialla: Brescia presa d'assalto
In città, come nel resto del Paese, grande folla. Superlavoro per le forze dell'ordine chiamate a fare rispettare l'uso della mascherina e il distanziamento sociale. Il Governo ipotizza una zona rossa indifferenziata per le feste e i giorni di vigilia. A Brescia l'appello del Prefetto a intensificare i controlli
Ieri, prima domenica di zona gialla per gran parte del Paese. sembrava che l'Italia fosse tornata al 1982 o al 2006, anni delle vittorie ai mondiali di calcio! Le città, Brescia compresa, ieri sono state prese d'assalto dalla gente con assembramenti e situazioni al limite del rispetto delle norme ancora in vigore per evitare il diffondersi del Ciovd-19, su tutte distanziamento sociale e uso della mascherina.
A fronte della situazione riscontrata ieri e di un flusso dei contagi che pur in lenta discesa continua a essere alto, il governo starebbe pensando a misure più restrittive da applicare indistintamenteinio tutto il Paese nei giorni di festa e in quelli della vigilia.
A Brescia, che ieri è stata la seconda più alta per numero di tamponi positivi, dopo MIlano, in Lombardia il centro è stato letteralmente invaso, con bar pieni e lunghe code fuori dai negozi. Pesanti ripercussioni si sono registrati anche sulla viabilirtà con lunghe code in direzione centro che sono durate per utto il pomerggio, con un grande lavoro per le pattuglie della Polizia Locale e della Polizia di Stato chiamate a dividersi tra il controllo del traffico veicolare e il rispetto delle misure di sicurezza tra la folla del centro storico, in osservanza a quanto aveva chiesto poche ore prima il, Prefetto di Brescia.
Nella giormata di sabato avendo ricevuto segnalazione di troppe persone che nel centro della città erano incuranti dell'obbligo dell'uso della mascherina e del distanziamento sociale, Attilio Visconti aveva diramato un comunicato con cui chiedeva un inasprimento dei controlli.
Grande affollamento hanno fatto registrare, complice anche la giornata di bel tempo, dopo una settimana di pioggia, Iseo, Desenzano con situziaoni che hanno richiesto, anche qui, l'impengo delle forze dell'ordine per richiamare la gente. non molta, ma sempre troppa al rispetto delle norme.
L'incubo che anche l'Italia possa trocarsi costretta come la Germania a decretare un lockdown pesante in fretta e furia aleggia, ma almeno nella prima domenica in giallo non è riuscito a scalfire la voglia di "liberi tutti" che ha pervaso anche il Bresciano. Per il buon senso ci saranno tempi migliori!