Dietro l'Antegnati spunta il Romanino
Durante gli interventi restauro sul prezioso strumento conservato in Duomo Vecchio il ritrovamento di un dipinto che sembrava scomparso. Dove trovare i fondi necessari al suo recupero?
Grande risalto è stato dato sulla stampa quotidiana locale al ritrovamento in Duomo Vecchio di un affresco del Romanino. Nella Rotonda, che sino alla costruzione della Cattedrale è stata la chiesa madre della comunità cattolica bresciana, è ricomparso capolavoro che molti davano per disperso. La riscoperta è avvenuta con l’avanzamento dei lavori per il restauro dell’organo Antegnati avviato nei mesi scorsi, grazie anche a una campagna del Fai. Le fasi di smontaggio del prezioso strumento hanno riportato in vista quello che dovrebbe essere un affresco di cui si trovavano note a piè di pagina di un catalogo redatto nel Seicento da Bernardino Faino. Il soggetto del Romanino ritrovato sono La corte dei musicanti in cui dovrebbe essere presente anche un autoritratto dell’artista.
Il ritrovamento è sicuramente importante ma pone anche alcuni problemi, a partire dai fondi necessari per il recupero. E’ la stessa stampa quotidiana che anticipa i possibili costi dell’operazione: dai 260mila euro preventivati per il restauro dell’organo (ancora in buona parte da raccogliere nonostante l’impegno del Fai e di altre realtà) andrebbero ad aggiungersene, ma i calcoli sono “giornalistici” e non sostenuti da voci ufficiali, altri 140mila per l’intervento sull’affresco.
C’è poi un secondo ordine di problemi: l’affresco ritrovato è stato per secoli nascosto dall’organo. Cosa accadrà in futuro? La risposta dovrebbe essere nelle mani della Soprintendenza competente.
Quello che sembra essere certo è che il ritrovamento dell’affresco farà slittare il completamento dell’intervento sull’organo Antegnati. Il concerto inaugurale previsto per settembre dovrebbe essere rinviato.
Dell'importante scoperta parla mons. Federico Pellegrini, direttore dell'Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici, che indica nella stretta collaborazione con la Soprintendenza la via maestra per arrivare a definire un percorso per la valorizzazione dell'affresco ritrovato che sia compatibile con gli interventi in corso sull'organo Antegnati