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Brescia
08 feb 2023 07:55

Del Bono e Gori: no a Matsuev al Festival

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Accolta la richiesta dell'ambasciatore ucraino in Italia di cancellare i concerti del pianista russo che non ha mai preso le distanza dalla guerra scatenata da Putin

Il 3 febbraio scorso l’ambasciatore ucraino in Italia  Yaroslav Melnyk aveva inviato una lettera ai sindaci di Brescia e Bergamo del Bono e Gori, al sovrintende del Brande Umberto Angelini, al direttore del Donizetti Berta e agli organizzatori del Festival pianistico internazionale per chiedere la cancellazione, dal programma messo a punto per il 2023 dei concerti del pianista russo Denis Matsuev, molto vicino al presidente Vladimir Putin. Matsuev avrebbe dovuto esibirsi il 25 maggio al teatro Grande di Brescia e il 27 al Donizetti di Bergamo. Ieri è arrivata la risposta dei sindaci delle due città “capitale della cultura” con la piena accettazione della richiesta giunta dall’ambasciatore ucraino in Italia di cancellare i concerti del pianista russo dal programma del Festival 2023. “Diamo riscontro alla Sua richiesta – si legge nella lettera firmata da Del Bono e Gori - di riconsiderare la scelta di invitare il pianista russo Denis Matsuev ad esibirsi nelle nostre città in occasione della prossima edizione del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo”.

La richiesta avanzata dall’ambasciatore Melnyk ha portato i due sindaci a una attenta valutazione delle decisioni più opportune da assumere ”non certo perché sia in discussione – continuano i due sindaci -il nostro netto sostegno alla causa del popolo ucraino, costretto a difendere la propria Patria dall’invasione russa, quanto perché riteniamo che la cultura, in quanto portatrice di valori di umanità e bellezza, dovrebbe poter godere di una libertà di espressione non condizionata dai conflitti che investono la sfera della politica”.

Il caso di Denis Matsuev è però diverso. “Abbiamo raccolto informazioni – scrivono ancora Del Bono e  Gori -– a partire da quanto lei stesso ci ha riferito e riteniamo che il reiterato ed esplicito sostegno che Matsuev ha espresso nei confronti della politica di Putin, dall’invasione della Crimea alla modifica della Costituzione in vista dell’instaurazione di un regime autocratico, senza una minima presa di distanze dalla scelta di invadere il territorio ucraino, definiscano un profilo non più solo artistico, ma pienamente “politico” del pianista russo”. Così come già fatto da importanti teatri e festival di tutto il mondo – dalla Carnagie Hall di New York alla Konzerthaus di Vienna, dal Festival di Lucerna alla Municipal House di Praga – che hanno cancellato dai loro programmi  le esibizioni di Matsuev, anche Brescia e Bergamo, in segno di rispetto nei confronti delle sofferenze patìte dal popolo ucraino, hanno chiesto alla Presidenza e alla Direzione artistica del Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo “di sospendere i concerti di Denis Matsuev che erano stati inseriti nel calendario 2023 della manifestazione”.

08 feb 2023 07:55