Decreto flussi insufficiente
Nel "click day" per l'ingresso in Italia di quasi 83mila lavoratori extracomunitari, Confagricoltura Brescia sottolinea che si tratta di numeri che non coprono il reale fabbisogno di manodopera
Al via questa mattina il "click day" previsto dal Decreto flussi varato dal Governo per l'ngresso in Italia di quasi 83mila lavoratori extracomunitari, con un aumento di 13mila rispetto ai numeri del 2022. I lavoratori extracomunitari che arriveranno sono in gra parte destinati a lavori stagionali soprattutto in agricoltura e nel settore della ricettività allberghiera.
I numeri dei decreto, però, rischiano di essere insufficienti a coprire i reali bisogni del mercato del lavoro. Una conferma arriva anche da Confagricoltura Brescia che nelle scorse ore ha diramato sul tema un comunicato stampa.
"Malgrado l’aumento delle quote del decreto Flussi rispetto al 2022 - si legge nella nota firmata dal presidente Giovanni Garbelli - nelle aziende agricole bresciane e italiane mancheranno ancora lavoratori per le attività tardo primaverili ed estive". Confagricoltura, si legge ancora nel comunicato stampa - aveva chiesto da tempo una revisione del decreto. “Abbiamo apprezzato la possibilità di programmare, in una prospettiva triennale, le necessità di manodopera stagionale aumentando le quote d’ingresso legali per i lavoratori stranieri – continua il presidente di Confagricoltura Brescia –, ma occorre almeno il triplo della manodopera disponibile e adeguatamente qualificata. Anche quest’anno il numero delle domande sarà maggiore rispetto all’offerta, basti dire che il solo comparto ortofrutticolo assorbe il 30% degli stagionali”.
La quota dei 44mila, metà della quale riservata alle associazioni datoriali agricole, non è sufficiente e rischia di compromettere la raccolta e le lavorazioni essenziali di frutta e ortaggi. Ma anche gli agriturismi, da qualche anno, denunciano la forte mancanza di personale che, anche quest’anno, li costringerà a ridurre il numero di coperti per Pasqua. “I nostri uffici – spiega al proposito il presidente Garbelli – stanno effettuando un grande sforzo organizzativo sia per precaricare sul portale del ministero le numerose istanze per conto delle aziende agricole associate, sia per i controlli preventivi, come richiedono le nuove norme di semplificazione, normalmente espletati dagli ispettorati territoriali del lavoro”.
In agricoltura un terzo della manodopera è di nazionalità straniera, con una crescita elevata di quella extracomunitaria, che rappresenta circa il 70 per cento: a prevalere è l’Africa, in particolare Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali, ma è rilevante anche la quota di manodopera non comunitaria proveniente dell’Est Europa, in particolare da Albania e Macedonia, e dall’Asia (India e Pakistan). “Auspichiamo che il click day del Decreto flussi, previsto per lunedì 27 marzo, si svolga correttamente e senza intoppi tecnici – conclude Garbelli -, in modo che possa finalmente prendere avvio l'iter formale per ottenere i nulla osta al lavoro entro trenta giorni e, subito dopo, i visti di ingresso in Italia, in particolare per i lavoratori indispensabili per le imminenti operazioni di raccolta”.