Cristo Re: ecco Il Borgo accogliente
Con l’inizio di aprile hanno preso il via i lavori di recupero e risanamento conservativo della “casa del sacrista”, edificio costruito negli anni ’30 e situato nel piazzale della Parrocchia di Cristo Re in Borgo Trento. L’operazione è parte del progetto di housing sociale finalizzato all’attivazione di 3 alloggi dotati di 5 posti letto per persone in condizione di fragilità
Con l’inizio di aprile hanno preso il via i lavori di recupero e risanamento conservativo della “casa del sacrista”, edificio costruito negli anni ’30 e situato nel piazzale della Parrocchia di Cristo Re in Borgo Trento. L’operazione, della durata di 10 mesi, è parte del progetto di housing sociale volto a realizzare “Il Borgo accogliente” e finalizzato all’attivazione di 3 alloggi dotati di 5 posti letto per persone in condizione di fragilità sociale.
Investimento. L’investimento previsto di 327mila euro è stato sostenuto da Fondazione Cariplo con 150mila euro. “Un servizio di carità – spiega il parroco don Umberto dell’Aversana – che nasce dalla volontà della Parrocchia di interessarsi al bene comune, di mettersi al servizio della dignità dell’uomo, promuovendo azioni che favoriscano il miglioramento delle sue condizioni di vita e che si inserisce sulla scia del magistero di papa Francesco rivolto alle persone più deboli”. Una azione sinergica che vede il Comune in prima linea e la collaborazione di diverse realtà del territorio: Congrega della Carità Apostolica, Cisl, Acli, Punto comunità “Il Folle volo”, “Botteghe di Borgo Trento” e S. Vincenzo. “Il progetto – afferma il sindaco Emilio Del Bono – risponde a due finalità: la scommessa sulla riqualificazione degli edifici esistenti ridestinandoli a funzioni utili alla collettività e la risposta all’esigenza di dare un tetto a persone che si trovano in situazioni di disagio di medio periodo, con l’intento di accompagnarle in un percorso di autonomia e di autosufficienza”. Il progetto architettonico prevede la realizzazione di 3 appartamenti, uno per piano, di circa 40 mq ciascuno.
Al piano terra sarà realizzato un monolocale con angolo cucina e bagno, al piano primo e secondo saranno realizzati due appartamenti composti da camera da letto, soggiorno-pranzo e servizio igienico, con spazi che garantiscano l’abbattimento delle barriere architettoniche. Per la gestione del servizio la parrocchia ha individuato la Cooperativa sociale “La Rete” che si occuperà delle diverse fasi: accoglienza dei beneficiari, raccolta della segnalazione, accompagnamento educativo e gestione amministrativa e sociale dell’accoglienza. “La parrocchia –conclude don Umberto – avrà anche il compito di stimolare la propria comunità affinché si crei una rete di appoggio e di supporto adeguato, in modo che le persone beneficiarie del servizio possano sentirsi accolte ed integrate all’interno di un Borgo che, come dice il titolo del progetto, è accogliente”. E dove c’è un Borgo accogliente si riducono anche i fenomeni di degrado e di insicurezza urbana e si creano le condizioni di umanizzazione della nostra società.