Cresce il bisogno, aumentano le risposte
La settimana scorsa Bankitalia ha reso pubblici i dati offerti dal proprio osservatorio e i titoli giornalistici enfatizzavano soprattutto come metà della ricchezza sia nelle mani del 5% delle famiglie italiane. Non esattamente una notizia sorprendente: chi osserva e ancor più chi lotta contro la povertà da qualche decennio denuncia come la forbice continui ad allargarsi.
Non solo nel mondo, tra gli Stati salvadanaio e i Paesi in via di sottosviluppo, ma anche in Italia e in Lombardia i ricchi lo sono sempre di più e i poveri… pure. Ma se la ricchezza e la povertà sono due estremi inevitabilmente sempre agli antipodi, il reddito e la condizione di bisogno sono invece definizioni che dicono in modi diversi da un lato la capacità di ciascuno di provvedere alla propria vita, dall’altro le necessità che spesso sono tante e tali da far sì che il proprio impegno non sia sufficiente. Qui devono trovare spazio strumenti istituzionali di sostegno, così come iniziative di realtà caritative, benefiche, filantropiche. Con questa specificità la Congrega, anche nel 2024, sosterrà il bisogno di coloro che non possono contare unicamente sul proprio reddito.
Nei 12 mesi dell’anno appena iniziato la Congrega e le Fondazioni che ad essa fanno riferimento erogheranno oltre 2 milioni di euro, incrementando le risorse a disposizione con 200mila euro in più rispetto all’anno scorso e 400mila rispetto al 2022. Il margine di possibile destinazione alla beneficenza, infatti, al netto delle imposte, delle spese di gestione, degli investimenti atti a consolidare i patrimoni a tutela delle erogazioni future, è negli ultimi anni aumentato per ciascuna Fondazione. Le macroaree di intervento riguardano il sostegno a minori, disabili, famigliari di ammalati mentali e a coloro che vivono disagio socioeconomico o condizioni di marginalità. Nel rispetto dei propri fini statutari, ognuna delle Fondazioni sosterrà le peculiari esigenze dei destinatari.