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Roma
di REDAZIONE 06 mar 2017 14:49

Convenzione per "Oltre la strada"

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Il sindaco Del Bono ieri a Roma per la sottoscrizione, a palazzo Chigi, del documento che segna l'avvio del cammino per la rigenerazione urbana dell'area di porta Milano

È stata sottoscritta ieri a Roma la convenzione tra il Comune di Brescia e la Presidenza del Consiglio dei Ministri che dà ufficialmente il via al progetto “Oltre la Strada”, presentato nell'ambito del "Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia". In linea con gli obiettivi del programma nazionale, il progetto presentato dal Comune di Brescia in qualità di ente capofila è finalizzato alla realizzazione di interventi urgenti per la rigenerazione dell'area urbana di Porta Milano attraverso la promozione di progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, di manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione delle aree pubbliche e delle strutture edilizie esistenti. Tra gli obiettivi dichiarati del progetto: l'accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, il potenziamento delle prestazioni urbane con riferimento alla mobilità sostenibile, lo sviluppo di pratiche, come quelle del terzo settore e del servizio civile, per l'inclusione sociale e per la realizzazione di nuovi modelli di welfare metropolitano, anche con riferimento all'adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

La convenzione, siglata a Roma dal sindaco Emilio Del Bono alla presenza del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, rappresenta la "convenzione-madre" dalla quale prenderanno forma e in cui saranno incluse le singole convenzioni che il Comune sottoscriverà nelle prossime settimane con i singoli partner di progetto, come da impegno sottoscritto reciprocamente in risposta all'evidenza pubblica per la ricerca di partner di progetto promossa dal Comune di Brescia e pubblicata nel luglio 2016. L'idoneità dei progetti e il loro stato di avanzamento, in coerenza con gli obiettivi e i tempi dichiarati nella convenzione, saranno da qui in poi validati da un Nucleo di monitoraggio di cui all'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 dicembre 2016. Da oggi, dunque, fatta salva "la possibilità di rimodulare gli interventi e le fasi indicate nel cronoprogramma di progetto, qualora sussistano ragioni di necessità e/o opportunità" (ref. art. 1.3 della convenzione), il Comune di Brescia si impegna a completare l'avvio di tutti i progetti e cantieri in Porta Milano entro i 56 mesi previsti dal cronoprogramma, dunque entro dicembre 2021. La convenzione passa ora al vaglio della Corte dei Conti che dovrà dare il suo parere. Se sarà positivo, Comune e partner avranno 60 giorni a disposizione per consegnare i progetti definitivi/esecutivi e le delibere di approvazione (ref. art. 7.5). "Via Milano sarà interessata da tre grandi processi nei prossimi anni: rigenerazione, rifunzionalizzazione e ricucitura saranno le tre “R” che daranno a quest'importante area della nostra città una nuova dimensione di vivibilità e di progresso", ha affermato il sindaco Emilio Del Bono.

"Lavorare su un progetto molto concreto insieme ai privati è stata una grande sfida del nostro Comune: il cuore del progetto “Oltre la strada” è proprio la lungimiranza. La rigenerazione del quartiere - che interesserà oltre 20 mila cittadini - non passa solo dalla sistemazione degli spazi, ma interessa i servizi, che sono insieme sociali e culturali, facendo di questa zona un laboratorio urbano per costruire insieme un nuovo futuro di convivenza e di cura degli spazi urbani". 'erogazione dei finanziamenti è prevista in cinque fasi: il 20% all'approvazione dei progetti definitivi o esecutivi, che dovranno essere trasmessi e attestati dal responsabile unico del procedimento in una relazione tecnica analitica; un altro 30% alla realizzazione di almeno il 40% del progetto; un ulteriore 30% alla realizzazione di almeno il 70% del progetto; un 15% al completamento del progetto; il restante 5% ad approvazione degli atti di collaudo delle opere realizzate e della certificazione della corretta esecuzione dei servizi. Starà all'ente aggiudicatore e ai suoi partner "individuare gli aggiudicatari di appalti di lavori, servizi e forniture in conformità al decreto legislativo n. 50/2016 s.m.i. e i concessionari degli spazi, degli immobili dei servizi e/o dei contributi pubblici tramite procedure a evidenza pubblica”.

REDAZIONE 06 mar 2017 14:49