Consiglio provinciale al centrodestra
Nelle elezioni tenute ieri, con la partecipazione di sindaci e consiglieri comunali del Bresciano, otto consiglieri a "Centrodestra in Provincia", sette a Comunità e territorio, che sostiene il presidente Samuele Alghisi, ora senza maggioranza, e uno per Provincia bene comune, che diventa determinante
Ribaltone in Palazzo Broletto, con il centro destra (questa volta presentatosi unito) che conquista otto dei sedici consiglieri, lasciando il presindente Samuele Alghisi con l'appoggio di sette consiglieri. L'ultimo seggio disponibile è andato a Marco Apostoli della lista "Provincia Bene Comune".
È stato questo l'esito delle elezioni per il rinnovo del consiglio provinciale che, dopo la riforma Delrio, hanno chiamato ieri al voto (nell'unico seggio allestito all'istituto Leonardo di Brescia, sindaci e consiglieri di tutti i Comuni del Bresciano. Con la riforma degli anni scorsi, infatti, quella per il consiglio di palazzo Broletto è diventata un'elezione di secondo livello, da cui i cittadini sono esclusi.
Tre le liste che si contendevano i 16 seggi: "Centrodestra in Provincia", che con 37.530 voti, si è aggiudicata 8 consiglieri, "Comunità e teritorio", 35.874 voti e 7 consiglieri e, per ultima, la già citata "Provincia bene comune" che con il suo seggio è destinata a diventare di straordinaria importanza per il presidente Samuele Alghisi, da pochi mesi succeduto a Pierluigi Mottinelli.
Il nuovo consiglio di Palazzo Broletto risulta così composto: Matteo Micheli, Nicoletta Benedetti, Renato Pasinetti, Massimo Tacconi, Cristina Almici, Giacomo Massa, Maria Teresa Vivaldini e Gian Luigi Raineri per "Centrodestra in Provincia); Guido Galperti, Filippo Ferrari, Gianpiero Bressanelli, Antonio Bazzani, Diletta Scaglia, Andrea Ratti, Gianmaria Giraudini per "Comunità e territorio"; Marco Apostoli per "Provincia bene comune". C'è da ricordare che, in occasione del voto che nel novembre scorso portò alla vittoria di Samuele Alghisi contro Giorgio Bontempi, "Provincia bene Comune" sostenne la candidatura del sindaco di Manerbio. Anche in quell'occasione il centro destra, nel suo insieme, ottenne più voti del centro destra, solo le spaccature interne, però, impedirono l'elezione di Bontempi.
Tutti i membri dell'assemblea di Palazzo Broletto, per legge, sono già amministratori nei rispettivi Comuni di appartenenza. Piuttosto complicato il meccanismo elettorale che assegna un peso specifico diverso al voto di ogni avente diritto, calcolato in modo direttamente proporzionale al Comune rappresentato.