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Brescia
di MASSIMO VENTURELLI 06 set 2024 07:11

Collaborazione, la parola d’ordine in Prefettura

Il primo incontro del nuovo prefetto Polichetti con la stampa bresciana

“L’azione del Prefetto e della Prefettura hanno bisogno di un rapporto franco e collaborativo con il mondo della comunicazione perché si tratta di realtà che, pur con strumenti, modalità e responsabilità diverse, devono tendere al bene comune dei territori in cui sono inserite”. E’ con queste parole che Andrea Polichetti, a pochi giorni dal suo insediamento come Prefetto di Brescia, ha accolto in Broletto la stampa locale. Prima di sottoporsi a domande su priorità, urgenze e linee guida a cui intende informare il suo servizio a Brescia, Polichetti ha ricordato come le figure del Prefetto siano chiamate nei territori di riferimento a svolgere il ruolo di “perni” per la coesione sociale, “devono lavorare – ha ricordato – per fare fronte e superare situazioni di disparità nel quadro di riferimento dettato dalla Costituzione. Questo chiede un’azione coerente e attenta alla realtà in cui si è chiamati a operare”.

Quella bresciana che sta imparando a conoscere, sono state ancora le considerazioni del nuovo Prefetto, è una provincia importante operosa che chiede al responsabile della Prefettura di esercitare con responsabilità il ruolo di collante tra le istituzioni, i cittadini, le realtà produttive e tutte gli altri soggetti coinvolti nei processi che incidono sul benessere e la crescita del territorio. In questi primi giorni di servizio a Brescia, segnati da tanti passaggi istituzionali, Andrea Polichetti sta imparando a conoscere il territorio a cui il Ministero dell’Interno l’ha inviato. “Ho avuto modo di incontrare i rappresentanti della Magistratura, il Presidente della Provincia, il sindaco della città, i vertici delle forze dell’ordine locali – ha ricordato - . Sono stati molto di più di pur importanti incontri di rito. Sono serviti per avere un primo polso della situazione e per iniziare a mettere in fila l’elenco delle cose da fare per rendere le diverse espressioni della pubblica amministrazione sempre più al servizio dei cittadini”.

E tra le “prime cose da fare” c’è il tema della sicurezza che il nuovo Prefetto inquadra in una prospettiva che va ben al di là del pur importante ordine pubblico. “I tempi sono cambiati, così come la percezione della sicurezza e questo richiede un lavoro che veda coinvolti tanti soggetti, a partire dai sindaci che sono i portatori del sentire e dei bisogni avvertiti dai territori, dalle forze dell’’ordine che a Brescia rappresentano delle eccellenze. Con queste e con altre realtà saranno avviati sin dai prossimi giorni focus specifici”.

Per rendere più efficace questo lavoro, Andrea Polichetti intende adottare anche a Brescia alcune strategie già avviate a Como. “Quello bresciano – ha affermato – è un territorio molto ampio e diversificato che chiede letture e analisi diverse. Suddividerlo in nove aree omogenee diverse è un modo per svolgere un servizio più efficace e puntale e fare sentire i cittadini più sicuri”. Perché, ha sottolineato più volte il Prefetto, la sicurezza non è solo una questione di ordine pubblico. Sono tante altre le dimensioni che incidono su quello che da questo punto di vista i cittadini avvertono, a partire dalla gestione del territorio. “ll cambiamento climatico – ha ricordato al proposito – ci ha ormai abituati a fenomeni estremi che causano danni importanti. Parlare di sicurezza da questo punto di vista chiede di mettere in atto strategie e azioni per interventi tempestivi ed efficaci. La già citata idea di suddividere in zone diverse il Bresciano risponde, soprattutto sul piano della protezione civile, a questo obiettivo”. Sempre in tema di gestione del territorio, il prefetto Polichetti ha sottolineato l’importanza di un coinvolgimento dei sindaci, perché trasmettano la situazione dei rispettivi territori e si dotino, in raggruppamenti territoriali omogenei, di specifici piani di protezione civile. Gli incontri che a breve avrà con il comando provinciale dei Vigili del Fuoco, che lamenta scarsità di organico e di strumentazioni, il modo in cui intende svolgere il ruolo di commissario per la depurazione delle acque del Garda, l’attenzione al tema dell’emergenza abitativa e della violenza sulle donne, facendo da perno per facilitare il lavoro delle istituzioni che hanno competenze specifiche, sono tasselli di un puzzle per fare del Bresciano un territorio più sicuro.

MASSIMO VENTURELLI 06 set 2024 07:11