Classifica Censis: UniBs al primo posto
Con 110 punti su 110, l’Università degli Studi di Brescia è prima in Italia tra gli atenei medi (da 10.000 a 20.000 iscritti) per occupabilità. Ad evidenziarlo è l’edizione 2022/2023 della classifica Censis delle Università italiane, che conferma quanto già rilevato dall’ultimo Rapporto AlmaLaurea secondo il quale, il tasso di occupazione per i laureati dell’Università degli Studi di Brescia è superiore all’80%, un dato ben al di sopra della media regionale e nazionale.
«Il nostro Ateneo è al primo posto nella classifica degli atenei medi sul fronte dell’occupabilità, quest’anno con il massimo del punteggio – dichiara il Rettore, prof. Maurizio Tira –. Un risultato che ci rende orgogliosi e che testimonia la qualità della nostra offerta didattica. Insieme al Rapporto AlmaLaurea, anche il Censis conferma che conseguire la laurea all’Università degli Studi di Brescia continua ad aprire subito le porte al mondo del lavoro. I dati di quest’anno evidenziano un miglioramento non solo dal punto di vista occupazionale, ma anche nell’ambito dell’internazionalizzazione, dei servizi e della comunicazione digitale».
Con un punteggio complessivo di 88,5 punti, un punto e mezzo in più rispetto alla classifica generale della scorsa edizione, l'Università degli Studi di Brescia si mantiene stabile alla settima posizione nella graduatoria degli atenei medi (con un numero di studenti compreso tra 10.000 e 20.000). Tale categoria conta in Italia 16 università statali.
Tra gli indicatori presi in esame, l’Università degli Studi di Brescia si distingue in particolare nel campo della comunicazione e servizi digitali (93 punti, +3 rispetto al 2021/2022), dell’internazionalizzazione (81 punti, +2 rispetto allo scorso anno) e dei servizi (85 punti contro gli 83 del 2021/2022).
Per quanto riguarda gli altri indicatori, l’Università degli Studi di Brescia ottiene 72 punti per le borse e 90 punti per le strutture.
«Queste classifiche evidenziano anche i punti su cui dobbiamo lavorare di più – continua il Rettore –. Consapevoli del bisogno di strutture, gli organi di Ateneo hanno recentemente approvato importanti investimenti immobiliari, sottoposti ai bandi ministeriali per il cofinanziamento. I nuovi edifici consentiranno di aumentare i nostri servizi strutturali e infrastrutturali».