Chiesa di San Francesco: iniziative per l'Avvento
Durante il periodo dell’Avvento i Frati Minori Conventuali di San Francesco in città offrono alcune proposte aperte a tutti i fedeli. Nei tre lunedì prima del Natale ritorna la “cena povera”: dopo la preghiera dei vespri in chiesa, alle 19.30 ci si reca nel refettorio per condividere con la comunità francescana (frati e giovani postulanti) una semplice minestra di verdure preparata dai frati. «Segue ogni volta – spiega Fra Alberto Tortelli, Guardiano del Convento di San Francesco - la testimonianza di alcuni giovani che racconteranno le loro esperienze di servizio, missione, ricerca. Ai giovani infatti si è voluto dare particolare voce e spazio, accogliendo l’invito che Papa Francesco ha rivolto alla Chiesa nella recente GMG a Lisbona, di mettersi in ascolto e lasciarsi interrogare e provocare da loro. Nel primo lunedì di avvento, il 4 dicembre, ci offriranno il loro contributo due ragazze (Irene Crafa, Anna Ghirelli) che con altre amiche appartenenti alla Comunità di S. Egidio ogni domenica condividono il pomeriggio presso il nostro convento con dei giovani stranieri (in particolare egiziani), offrendo loro lezioni di italiano, momenti di gioco, amicizia e fraternità. Una piccola-grande opportunità di integrazione e conoscenza reciproca». Lunedì 11 dicembre invece sarà la volta di un giovane universitario, Simone Bordi, studente in ingegneria, che nella scorsa estate ha vissuto (come vari altri ragazzi bresciani) con il Centro Diocesano Missioni un’esperienza di servizio e volontariato in Mozambico. Una terra segnata da tante contraddizioni (conflitti e povertà), ma anche da una chiesa viva, giovane e bella. Lunedì 18 dicembre la testimonianza sarà offerta da Tiziano Corti giovane docente di belle arti, che condividerà la disavventura accadutagli mesi fa in Nepal, dove, per un malinteso e un’accusa del tutto infondata e da cui è stato poi scagionato, si è trovato a trascorrere ben 50 giorni in carcere assieme ad assassini e stupratori. Un’esperienza che lo ha segnato profondamente per la sofferenza e il dolore e l’ingiustizia subiti, ma anche per la speranza e la luce che ne è nata. Le offerte che saranno raccolte nella cena povera andranno ai conventi francescani che operano in zone di guerra (Ucraina, Palestina, Libano). Ogni giovedì di avvento la chiesa di san Francesco, resterà aperta nella pausa pranzo, dalle 13.00 alle 14.00 per un momento di meditazione e preghiera, accompagnato all’organo da musiche tipiche di questo tempo in preparazione al Natale. Una bella occasione anche solo per una breve sosta spirituale in chiesa. Sempre ogni giovedì dalle 20,45 ci sarà l’Adorazione Eucaristica animata dai postulanti francescani (in chiesa). Dal 7 al 10 dicembre, presso il Salone Giacomo Bulgaro si svolgerà il tradizionale mercatino di Natale, a favore delle opere francescane, con oggettistica varia, abiti, libri, oggetti di arredo, monili. Qui è sempre facile trovare qualche cosa di bello e simpatico da regalare per le prossime feste.
Nel Chiostro del Convento inoltre, fino al 10 dicembre, sarà possibile visitare la mostra fotografica “50 MIGLIA 2023” a cura dell’associazione “VIVAVITTORIA”: saranno esposti i ritratti fotografici di molte persone che hanno partecipato il 4 giugno alla catena umana che ha unito idealmente le città di Brescia e Bergamo con l’ausilio di strisce di lana lavorata a mano, riutilizzate per arredare il chiostro. La presenza della mostra nel chiostro dei Frati l’arricchisce di ulteriori significati di comunione, condivisione e fraternità, valori tipici della spiritualità francescana. Domenica 17 dicembre alle ore 16.00 è in programma l’elevazione spirituale “È NATO”, con canti e testi natalizi, presentata dal gruppo “PSALLITE DEO”; mentre alle ore 17:00 ci sarà la rievocazione del Presepio di Greccio a 800 anni (1223) da quando S. Francesco “inventa” il primo presepio della storia e inaugurazione dei presepi francescani allestiti in chiostro (in collaborazione con il MCL movimento cristiano dei lavoratori). Il momento sarà realizzato dai postulanti, con la partecipazione di pastori al suono della cornamusa, e la distribuzione di dolci ai bambini.
Solennità dell’Immacolata
Come da antica tradizione, nella solennità dell’Immacolata (8 dicembre), alla Messa delle ore 17, presieduta da mons. Pierantonio Tremolada, si rinnoverà il suggestivo rito dei ceri e delle rose.
La neo-sindaca di Brescia, Laura Castelletti (per la prima volta), offrirà all’ Immacolata due ceri a nome dell’intera città, presso la magnifica cappella dedicata alla Vergine Maria. L’omelia del vescovo, ogni anno, ispirandosi alla figura dell’Immacolata diventa occasione di un messaggio e un richiamo agli amministratori come a tutti i fedeli ad operare insieme per il bene comune della città. Dopo la preghiera di benedizione e affidamento a Maria della stessa, il Vescovo consegna alle autorità presenti una rosa bianca benedetta, simbolo di amore, fedeltà e dedizione e di reciproco dialogo e collaborazione.
La Solennità dell’Immacolata è celebrata nella Chiesa di San Francesco con grande devozione e partecipazione di fedeli e presenza di tutte le autorità cittadine fin dal 1522. Il 28 marzo di tale anno, infatti, il Comune di Brescia deliberò di festeggiare solennemente il giorno 8 dicembre e di recarsi processionalmente all’altare dell’Immacolata in san Francesco e con tutti Paratici (le società operaie e artigiane cittadine) offrire dei ceri alla Vergine Maria in segno di devozione e richiesta di intercessione per la città. Un gesto che ogni anno il sindaco in carica ancora rinnova. Il dono delle rose bianche alle autorità da parte del vescovo invece si fa risalire al 1858 quando l’allora Ministro generale dell’Ordine Francescano, padre Salvatore Calì, inviò a Papa Pio IX una rosa d’oro come segno di gratitudine per la proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, di cui i Frati Minori Conventuali erano stati da sempre sostenitori. Il rito, celebrato ininterrottamente nei secoli, ma sospeso con le tragiche soppressioni napoleoniche, venne ripreso nel 1928 al rientro dei francescani nel loro antico convento e riconfermato ufficialmente con delibera comunale il 18 giugno 1980.