Cfp in crescita
Le scuole professionali non conoscono crisi. I 18 Centri di formazione della nostra provincia fanno segnare numeri in crescita con un totale di iscritti di poco inferiore alle 8.500 unità
Dati significativi anche alle voci 'alunni in dispersione scolastica', 149, 'alunni in apprendistato', 129 e 'alunni drop-out', 162. E sono quasi 2.000 gli iscritti alla classe prima per il prossimo anno. I Cfp sono dunque sempre più attrattivi, forti del fatto che ben l’82,5% degli studenti trova lavoro entro soli sei mesi dal conseguimento della qualifica o del diploma. Nel 2016 per rispondere in modo compiuto alle esigenze del territorio provinciale è stato creato un Coordinamento, unico esempio in Lombardia, che valorizzasse il sistema e che promuovesse alcuni interventi comuni instaurando rapporti con le realtà pubbliche e private. I positivi risultati sono stati presentati nella sede di OkSchool dal coordinatore degli Enti di formazione Flavio Bonardi ai consiglieri regionali bresciani Claudia Carzeri, Gabriele Barucco e a Paola Romeo, vicepresidente della commissione regionale competente, la quarta, dedicata ad attività produttive, istruzione, formazione e occupazione. “A fronte di questi numeri in continua ascesa - spiega Bonardi - abbiamo chiesto alla Regione di aumentare i fondi per sostenere le attività e i servizi dei Cfp, ma anche di ridurre il carico burocratico e di potenziare l’impegno per il contrasto alla dispersione e agli abbandoni scolastici”. Sul tavolo è stato posto anche il problema relativo alla V annualità. “Le famiglie sempre più spesso ci chiedono di poter far frequentare ai propri figli il percorso presso lo stesso ente o comunque all'interno del sistema. Occorre ripensare al 'famoso' anno di preparazione gestito dal sistema o alla possibilità di realizzare scuole 'polo' con le quali poter ottenere canali preferenziali per l'attivazione di quinti anni adeguati agli allievi. In questo percorso potrebbero rientrare anche gli istituti di formazione tecnica superiore”. I consiglieri regionali hanno sottolineato l'importanza di fare rete per condividere insieme i problemi e ribadito l'impegno ad affiancare i Cfp che oltre allo specifico ruolo educativo, svolgono un'importante funzione sociale.
