Ceruti2023 Oltre: racconto del progetto triennale
È tempo di bilanci per il triennio straordinario vissuto tra mostre, attività e pubblicazioni dedicate a Giacomo Ceruti, maestro indiscusso della pittura del Settecento, protagonista dell’arte italiana e internazionale. Ceruti nasce a Milano, ma vive e viene adottato artisticamente da Brescia, tanto da essere nominato “il Pitocchetto” per il genere pittorico che utilizzava come soggetti principali i poveri. “Ceruti2023 Oltre” ha visto la conclusione di un percorso realizzato grazie a un’attività sinergica di iniziative editoriali, nuove acquisizioni, investimenti, restauri, collaborazioni internazionali tra istituzioni culturali, incontri e contaminazioni di espressioni tra arte, editoria, danza, teatro e culminato nell’anno della Cultura in quattro progetti espositivi: tre a Brescia, “Miseria & Nobiltà”, “David LaChapelle per Giacomo Ceruti. Nomad in a Beautiful Land” e “Immaginario Ceruti, le stampe nel laboratorio del pittore” e un quarto a Los Angeles, grazie alla collaborazione con il prestigioso J. Paul Getty Museum. Il progetto di valorizzazione si conclude con le nuove acquisizioni il “Portarolo seduto” e le “Due donne accanto a un tavolo” dipinte intorno al 1725 per un’ignota famiglia del patriziato bresciano, che portano a 19 le opere esposte nel nuovo allestimento delle sale a lui dedicate in Pinacoteca.
“Ceruti 2023” è stato anche un progetto che ha messo in luce il ricco patrimonio bresciano che Fondazione Brescia Musei custodisce portandolo all’attenzione di realtà che operano sul territorio, come il Rotary Club Brescia Valtenesi, che hanno riconosciuto nei dipinti dell’artista un tributo all'umanità bresciana, un'espressione dell'identità collettiva e della forza di una comunità. I soci del Club hanno così scelto di dare un contributo fattivo e soprattutto permanente alla città di Brescia ed alla comunità, contribuendo al restauro della “Lavandaia”. “Il progetto, denominato “Tre Volte Cultura: Storia, Mito, Arte a Brescia” - spiega il presidente del club, Marco Plati - si è declinato in un percorso tra Cultura e Arte, in collaborazione con Fondazione Brescia Musei, finalizzato al restauro di un’iconica opera d’arte per la città di Brescia. Un progetto allineato al tema presidenziale del Rotary che chiede di creare speranza nel mondo, con particolare focus al tema della salute mentale delle persone. La cultura è qui intesa come strumento di prevenzione e socializzazione, come cura che influenza il benessere delle persone”.
