Centro di giustizia riparativa: accordo rinnovato
Provincia di Brescia, Palazzo Loggia e Acb ancora insieme nel sostegno alle attività già svolte nel territorio bresciano tramite l’Ufficio di Mediazione penale e il Progetto “Un Futuro in comune”.
È stato rinnovato nei giorni scorsi l’accordo di collaborazione tra Provincia di Brescia, Comune di Brescia e l’Associazione Comuni Bresciani per consentire l’istituzione del Centro di Giustizia riparativa di Brescia, che ricomprenderà, incrementando e ampliando come previsto dalla normativa, le attività già svolte nel territorio bresciano tramite l’Ufficio di Mediazione penale e il Progetto “Un Futuro in comune”.
La legge 150/22 stabilisce che la “Giustizia Riparativa include ogni programma che consente alla vittima, alla persona indicata come autore dell’offesa e ad altri soggetti appartenenti alla comunità di partecipare liberamente, in modo consensuale, attivo e volontario, alla risoluzione delle questioni derivanti dal reato, con l’aiuto di un terzo imparziale, adeguatamente formato, denominato “mediatore”.
La Giustizia Riparativa si articola secondo programmi, che “tendono a promuovere il riconoscimento della vittima del reato, la responsabilizzazione della persona indicata quale autore dell’offesa e la ricostituzione dei legami con la comunità”. Tali strumenti comprendono: la mediazione, il dialogo riparativo, ogni altro programma dialogico guidato da mediatori svolto nell’interesse della vittima e della persona indicata come autore dell’offesa.
Nel territorio cittadino è attivo dal 2008 l’Ufficio per la Mediazione Penale, frutto della collaborazione tra Provincia di Brescia, Comune di Brescia e ACB, situato in via S. Antonio, 16. Al suo interno sono attualmente presenti 8 mediatori, di cui 1 messo a disposizione dalla Provincia di Brescia. Gli altri sei mediatori operano tramite incarichi di ACB o messi a disposizione dai comuni di Cremona, Bergamo e Mantova, poiché l’Ufficio si rivolge all’intero Distretto di Corte d’Appello.
“La proficua sinergia con il Comune di Brescia e ACB – ha dichiarato il Consigliere delegato alle Politiche Sociali, Roberto Bondio – ha permesso all’ufficio di mediazione di Brescia di essere uno dei pochi centri in Italia ad aver garantito la continuità del servizio sul territorio, mantenendo quindi un alto livello di efficienza e qualità. La Provincia di Brescia sostiene lo strumento della mediazione penale dal 2008, garantendo da un lato la presenza di una propria dipendente, formata come mediatrice penale, e dall’altro la sede di Via S. Antonio 16 e la strumentazione d’ufficio. La mediazione penale è un processo in cui l’attenzione si pone su tutti i soggetti coinvolti nel reato, in particolare sulla vittima e i legami sociali lesi. Si tratta di uno strumento preventivo, caratterizzato da una prospettiva educativa e responsabilizzante.”
“Anche il Comune di Brescia è stato impegnato fin dal 2008 nella promozione della Giustizia Riparativa che, nel nostro territorio, è stata declinata fino agli anni scorsi solo come mediazione penale minorile”, ha dichiarato l’Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Brescia Marco Fenaroli. “L’Amministrazione comunale ha messo a disposizione una propria dipendente formata come mediatrice, a tempo pieno dalla seconda metà del 2019, che si occupa anche della partecipazione a bandi europei e regionali che estendono la mediazione agli adulti e consentono di ampliare la gamma dei programmi di Giustizia Riparativa, anche tramite la collaborazione di soggetti specializzati del privato sociale, dell’Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni e dell’Ufficio Distrettuale Esecuzione Penale Esterna. Al momento, inoltre, è stata avviata un’importante interlocuzione con Avvocati e Magistratura in senso ampio (non solo quella minorile, attiva fin dalla nascita dell’Ufficio di Mediazione). Come Provincia ed ACB, il Comune di Brescia esprime il proprio impegno per l’istituzione del Centro di Giustizia Riparativa che, come prescritto dalla normativa, sarà in capo agli enti locali (almeno un centro di Giustizia Riparativa per ogni distretto di Corte d’Appello)”
“I Centri di Giustizia Riparativa – ha dichiarato la Presidente dell’Associazione Comuni Bresciani, Cristina Tedaldi - rappresentano una prospettiva sicuramente innovativa per affrontare i problemi legati ai reati e al sistema di giustizia penale, offrendo tra le altre cose una serie di vantaggi, sia per le vittime che per gli autori dei reati e per la società nel suo complesso. Se da un lato si favoriscono responsabilizzazione e riconciliazione, dall’altro abbiamo una risoluzione più rapida e meno onerosa delle questioni, con grande vantaggio per tutti: su queste basi si è costruito in questi anni il rapporto con Provincia di Brescia e Comune di Brescia e la triangolazione si concretizza ora con una sinergia importante e molto concreta.”