Cena Ecumenica: la cucina del contadino
La delegazione di Brescia dell’Accademia Italiana della Cucina ha celebrato il 20 ottobre la tradizionale Cena Ecumenica all'agriturismo “Le Fattorie” di Calino alla presenza di buona parte dei soci accademici. Il delegato Giuseppe Masserdotti ha ricordato il significato simbolico dell’evento che riunisce lo stesso giorno a cena, alla stessa ora e nel rispetto del fuso orario, tutti gli accademici nel mondo e gli obiettivi che l'accademia si prefigge dalla sua nascita avvenuta nel 1953. “Seguendo le indicazioni del nostro fondatore Orio Vergani, cerchiamo di tutelare e valorizzare i diversi aspetti della cucina italiana e insieme ci adoperiamo per far riconoscere la valenza della nostra cucina a livello europeo e mondiale”.
Il tema scelto per la Cena di quest'anno riguardava “La tavola del contadino. Il campo, il cortile, la stalla nella cucina della tradizione regionale”. La cucina povera, ma ricca di inventiva, tipica del mondo contadino è stata ben interpretata dal giovane chef Marco Festa che ha preparato un menu a base di salame e polenta pasticciata, pasta e fagioli, gallina lessa ripiena con patate arrosto e torta di mele. I prodotti, così come i vini che hanno accompagnato i piatti, sono a km 0, provengono infatti dall'azienda agricola “Priore” che dal 1904 la famiglia Mingotti conduce con immutata passione. Al termine della cena Masserdotti ha presentato il volume dedicato al tema dell'anno arricchito da oltre 190 ricette tipiche regionali a cura della Biblioteca di Cultura Gastronomica dell’Accademia. “In questo volume si esplora un ricco mondo di golosità gastronomiche delle diverse cucine regionali. Un'opera che fa riscoprire i piatti semplici, ma densi di sapori e di profumi, che la tavola contadina ha saputo creare in chiave di economia circolare e di sostenibilità, allora per necessità e oggi di stringente attualità”.