Cavalieri e Dame per il Santo Sepolcro
Nel mondo ci sono 35mila cavalieri e dame dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Nella Diocesi di Brescia sono 40 e sono seguiti spiritualmente dal priore, don Pierantonio Bodini, e dal delegato Claudio Alberto Andreoli. Non si tratta di un Ordine pontificio semplicemente onorifico, ma di un Ordine chiamato prima di tutto a coltivare la propria spiritualità. “Il riferimento per noi – spiega don Bodini – è la Terra Santa; ci stanno a cuore le comunità cristiane e tutti i credenti che sono presenti in Terra Santa. Il Papa recentemente ci ha ricordato che è necessaria la formazione spirituale e religiosa nella preghiera, nella meditazione delle Sacre Scritture e nell’approfondimento della dottrina della Chiesa”. Sono laici credenti che non sono ammessi all’Ordine senza l’approvazione del parroco e del Vescovo. Il nome stesso dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme indica il punto centrale della sua spiritualità: il Sepolcro.
Come scrive la Lumen Gentium “ogni laico deve essere davanti al mondo un testimone della resurrezione e della vita del Signore Gesù ed un segno del Dio vivo”. Si dedicano alla Terra Santa, sostenendo con la quota annuale (550 euro) la presenza cristiana in Terra Santa, in particolare i cavalieri e le dame italiane sostengono le attività educative: dalla scuola materna fino all’università. L’Ordine fu istituito nel 1009 da Goffredo di Buglione dopo la conquista dei crociati di Gerusalemme. Il 25 ottobre festeggiano Nostra Signora Regina della Palestina e poi, oltre ai ritiri spirituali, si ritrovano per le cerimonie di investitura e per approfondire la presenza reale di Cristo nell’eucaristia. Durante l’anno organizzano raccolte per aiutare ulteriormente le comunità che vivono nei luoghi di Gesù.