Castelletti: una giunta che vuole "osare"
Bilancio di fine anno della Sindaca Laura Castelletti su quanto fatto in un turbinoso 2023 caratterizzato dai 2.500 eventi allestiti per l’anno della Capitale italiana della Cultura; dal passaggio in città di almeno il 40% di quegli 11 milioni e mezzo di turisti che si sono suddivisi bellezze e iniziative con Bergamo aiutati dall’apporto di 1.100 volontari; dall’inaugurazione di nuovi musei, nuovi cinema, del “Corridoio Unesco”; dalla bonifica di parchi; dalla riqualificazione di quartieri, vie e parcheggi; dalla ristrutturazione di sale pubbliche.
Un bilancio tracciato, insieme a tutti i componenti della Giunta, dagli spazi del Museo internazionale del tappeto antico (Mita) di via Sostegno, ultima perla culturale in ordine cronologico “che rappresenta, coniugando la sua architettura contemporanea con l’antichità dei tappeti che custodisce, anche l’approccio alla trasformazione della città molto in sintonia con quella della nostra amministrazione”, ha detto Castelletti. Una Giunta che si è insediata a giugno ma che si è trascinata dossier e progetti risalenti ai primi sei mesi dell’anno (sindaco Del Bono) adattandoli o portandoli a conclusione con le nuove linee di azione, i cui cardini sono l’inclusione, la sostenibilità e la rigenerazione urbana che è partita dal nuovo ingresso sud della stazione ferroviaria e si è concretizzata, per esempio, con i nuovi volti di via Veneto, di via Milano. “Azioni coincidenti con quello che noi abbiamo in testa per il futuro. Siamo una squadra affiatata al servizio della città. Il metodo trasversale della condivisione delle scelte sta funzionando. Anche la maggioranza sta lavorando molto, sia in Commissione che in Consiglio. A me sembra di aver vissuto questi dodici mesi dentro un acceleratore nucleare – ha aggiunto – Insieme abbiamo lanciato uno sguardo verso il futuro, sempre con l’idea di trasformare la città laboratorio europeo in una città che possa diventare modello”.
Non si rinuncia quindi, “con caparbietà”, a candidarsi a Capitale verde della Ue; a stilare il “Piano strategico della cultura” (che continuerà idealmente ciò che è stato fatto per l’anno della Capitale) e creare il brand della città; a riaprire il teatro romano; a proseguire i progetti del tram elettrico di superficie, della bonifica del sito Caffaro, della messa in sicurezza della Maddalena; elaborare il “Piano aria e clima” e il regolamento della qualità dell’aria; realizzare la nuova sede di A2A in zona stazione; avviare l’anagrafe della fragilità per anticipare i temi della longevità; dare concretezza agli Stati generali dei giovani “per una città che tenga conto delle loro esigenze”; portare a compimento un “Piano quadro del commercio” e un nuovo regolamento per i Consigli di quartiere.
Un elenco che non è esaustivo ma che testimonia la volontà della sindaca e della sua Giunta di “osare, programmare. Di avere una visione”.
@Foto Comune di Brescia