Castelletti: Brescia città europea? Sì, grazie
"Una città europea - afferma Laura Castelletti - è una città per i giovani e dei giovani, dove ai ragazzi vengono offerte opportunità formative, lavorative, ricreative e culturali,aperte ad accogliere il loro contributo e la loro creatività. La recente vocazione universitaria della nostra città va in questa direzione, le università presenti a Brescia sono un’opportunità di arricchimento della nostra società".
Nella presentazione alla stampa, Laura Castelletti snocciola quanto è stato realizzato dalla giunta Del Bono negli ultimi dieci anni: l’allargamento della Cattolica a Mompiano, la nuova Mensa Universitaria in corso Mameli, ospitata in un locale della società comunale Brescia Infrastrutture, che completa il rilancio dell’ex Buonissimo, avviato nel 2017 con la nuova sala di lettura Umberto Eco, o ancora la convenzione con tutte le università per le agevolazioni ai servizi di mobilità, tra cui uno sconto del 50% sul prezzo dell’abbonamento annuale al trasporto pubblico per gli studenti, agevolazioni rese possibili grazie anche alla compartecipazione economica del Comune".
La presenza di 25mila studenti incide sulla trasformazione urbanistica della città.
"Gli studenti iscritti alle due università (Statale di Brescia e sede bresciana dell’Università Cattolica) e alle tre istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (le Accademie Laba e Santa Giulia e il Conservatorio Luca Marenzio) sono 25.000 e questo ha portato anche alla trasformazione urbanistica di interi quartieri per esempio la zona di san Faustino in centro e quella di Ospedale- Mompiano a nord, che si sono rivitalizzate e rigenerate anche grazie alle funzioni universitarie".
Lo scambio intergenerazionale. "I ragazzi possono diventare una risorsa per l’intera comunità. Penso per esempio alla proposta che ho illustrato quando ho parlato della città longeva: favorire con tariffe agevolate gli studenti universitari fuori sede affinché vadano a vivere in appartamenti vicini ad anziani, assicurando loro un sostegno psicologico e pratico in piccole azioni quotidiane. Lo scambio intergenerazionale non può che far crescere la nostra comunità in termini di conoscenza, solidarietà e inclusione. Ci impegniamo nei prossimi anni a consolidare ulteriormente la vocazione universitaria di Brescia".
Ecco le proposte di Laura Castelletti per fare in modo che Brescia diventi ancora di più una città universitaria:
puntare sulla formazione di una convinta coscienza europea tra i giovani, con convegni, seminari, commissioni, e contatti costanti con gli studenti delle scuole medie e superiori;
creare in sinergia con le Università le strutture per una migliore accoglienza degli studenti in mobilità internazionale (Erasmus, programmi di doppio titolo di studi, Summer School);
stimolare il dialogo tra imprenditori e la creazione di reti di impresa per mettere in contatto Brescia con l'Europa.