Caschi bianchi in formazione
Brescia, per la quarta volta, è stata scelta come polo formativo del nord Italia per i giovani volontari in Servizio Civile. Per una settimana, dal 20 al 26 febbraio, i 42 ragazzi provenienti da diverse regioni sono stati impegnati in una full immersion di preparazione
Brescia, per la quarta volta, è stata scelta come polo formativo del nord Italia per i giovani volontari in Servizio Civile. Per una settimana, dal 20 al 26 febbraio, i 42 ragazzi provenienti da diverse regioni sono stati impegnati in una full immersion di preparazione condotta dalle Ong bresciane MMI (Medicus Mundi Italia), Scaip (Servizio Collaborazione Assistenza Internazionale Piamartino) e SVI (Servizio Volontario Internazionale) con Fondazione Tovini e sotto il coordinamento di Focsiv (Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario). In 27 partiranno per l’estero, mentre 15 rimarranno in Italia.
La storia del Servizio Civile, il ruolo della comunicazione Nord/Sud, la gestione dei conflitti interpersonali e dell’affettività, e l’approccio interculturale sono solo alcune delle tematiche affrontate durante la formazione attraverso una metodologia partecipativa, la simulazione role playing e alcune testimonianze. I giovani hanno incontrato formatori d’eccezione, come don Fabio Corazzina o il regista bresciano-marocchino Elia Moutamid, per parlare di integrazione, valori, pregiudizi e incontri tra culture, per una settimana intensa ma che segnerà solo l’inizio di un anno indimenticabile.
Il Servizio Civile è un’esperienza concreta di solidarietà internazionale, che ha l'obiettivo di stimolare un senso di cittadinanza attiva in volontari dai 18 ai 28 anni; oltre alla crescita personale si tratta di un'occasione rivolta ai giovani per sperimentare e rafforzare le competenze tecnico/professionali rispetto alla conoscenza delle tematiche Nord-Sud e agli specifici progetti in cui saranno impiegati.
Il gruppo che presterà servizio per le realtà bresciane all’estero è così composto:
- 7 per lo SCAIP in Brasile (Fortaleza e União da Vitoria) e nelle Filippine
- 10 per lo SVI Brasile, Mozambico, Uganda e Romania
- 4 per MMI in Mozambico e Kenya
- 2 per Fondazione Tovini in Ecuador
- 2 per Punto Missione in Romania.
I restanti presteranno servizio per altre realtà nazionali e internazionali: ASPEM (Cantù); COE (Milano), CELIM (Milano), CELIM (Bergamo).
Le Ong bresciane seguiranno i volontari durante tutto la loro esperienza, guidando concretamente il loro lavoro, affiancandoli nelle problematiche quotidiane di relazione con il personale già presente e aiutandoli nell'inserimento. Il contratto prevede 12 mesi retribuiti dallo Stato Italiano, utile anche come esperienza fattiva nel mondo della lavoro e della cooperazione internazionale.