Canestro dell'arcobaleno: rinasce l'Eib
Presentato il progetto di ristrutturazione del palazzetto dello sport dell'area Fiera. Sarà la Camera di commercio a realizzare l'importante recupero. La città tornerà a disporre di una struttura importante capace di 5100 posti e con una funzionalità versatile
Dopo anni di attesa, di discussioni e di progetti mai realizzati Brescia avrà entro il 2018 il tanto atteso palasport. È stato presentato ieri in palazzo Loggia il progetto di trasformazione del vecchio PalaEib in una struttura versatile e moderna realizzata dall'architetto Eliseo Papa, un progetto che consegna a nuova vita uno spazio che giusto 50 anni fa, era il 1967, il mondo industriale dell'epoca aveva pensato come ventrina per le proprie produzioni. Il "ciambellone" questo il nome con cui i bresciani ribattezzarono sin da subito l'area espositiva, venne inaugurato dall'Esposizione industriale bresciana che si tenne dal 21 al 29 maggio 1967. Il palazzetto, progettato da Franco Cremaschini, con la sua struttura circolare e la copertura autoportante frutto di una incredibile intelaiatura di funi metalliche rappresentava l'esaltazione dell'intraprendente imprenditoria locale di quegli anni.
Lo sport, con il basket, fece il suo esordio al ciambellone nel 1972. Le squadre della città lo abitarono per una ventina d'anni, sino al 1991. Da allora è sostanzialmente iniziato il declino della struttura e il succedersi delle ipotesi (mai realizzate) per un suo recupero. Sino alla presentazione di ieri, con la scoperta del nuovo PalaLeonessa (questo il nome dato alla struttura rinnovata), frutto di una convenzione urbanistica tra Immobiliare Fiera (sostanzialmente la Camera di commercio) e il Comune di Brescia in base alla quale la società invece di saldare il conto aperto con Palazzo Loggia per oneri di urbanizzazione non ancora versati con opere non più utili per la città, si accollerà le spese di recupero del "ciambellone".
Il progetto di recupero (che avrà un costo totale di quasi 7 milioni di euro) è stato messo a punto dall'architetto Eliseo Papa che ha pensato ad una sorta di canestro rovesciato che potrà ospitare, oltre alla pallacanestro, pallavolo, tennis, ma anche concerti e spettacoli vari. 5100 i posti a sedere, parquet riscaldato, aria condizionata, spogliati con tanto di sauna e palestra, una sala conferenze e altri servizi faranno di quella bresciana una struttura di avanguardia. All'esterno, le logge esistenti diventeranno spazi per gli allenamenti. Il progetto prevede anche il recupero della volta fatta dell'intreccio di centinaia di funi. Anche l'esterno sarà radicalmente cambiato: sarà avvolto da una struttura reticolare che sosterrà al vota e che richiama molto da vicino l'Allianz Arena di Monaco di Baviera.
Nel corso della presentazione ospitata dal Salone Vanvitelliano alla presenza del sindaco Emilio Del Bono, del presidente di Aib Marco Bonometti e del vice presidente della Camera di Commercio Eugenio Massetti, è stato annunciato anche il cronogramma dei lavori: il via presumibilmente ancora prima della festa del Santi Patroni Faustino e Giovita (15 febbraio), la durata del cantiere è stata stimata in 430 giorni, anche se l'Ati (aziende che si sono associate per l'impresa) che si è aggiudicata i lavori pensa di completare il tutto in un anno e di consegnare il PalaLeonessa alla città nei primi mesi del 2018.
A fine presentazione tutti entusiasti, rappresentanti del mondo dello sport in testa che vedono finalmente la città dotarsi di impianti degni di tale nome.