Cammini culturali nel sacro
“Cammini di bellezza”, “Custodi della bellezza” e “Tesori nascosti”: presentate le proposte culturali della Diocesi di Brescia
Il già poderoso cartellone di iniziative per l’anno della Capitale italiana della Cultura si arricchisce di altri eventi con protagonista la Diocesi.
Si parte il 25 e il 26 marzo con l’evento porta quando, realizzato in stretta collaborazione con l’Ufficio Beni culturali della Diocesi bergamasca. Si andrà alla scoperta dei tesori nascosti nei luoghi religiosi più rappresentativi dei due capoluoghi con il progetto “Cammini di bellezza”, rivolto principalmente ai giovani. Nel pomeriggio di sabato 25, la delegazione bresciana verrà accolta nella città orobica da almeno un centinaio di bergamaschi che, dopo i saluti delle autorità, li accompagnerà a visitare alcune delle più suggestive chiese di Bergamo Alta, tra concerti e spettacoli. Stessa cosa accadrà il giorno dopo a Brescia: ad accogliere i ragazzi di Bergamo, sotto il porticato della Loggia, altrettanti nostri giovani insieme al sindaco Emilio del Bono, alla vicesindaco Laura Castelletti e al vescovo Pierantonio. Da qui si dirigeranno verso la Cattedrale, San Clemente, San Giovanni Evangelista e il museo Diocesano per terminare con concerto di fiati a cura della Scuola diocesana di musica di Santa Cecilia al Centro Paolo VI. “Si tratta di far scoprire ai giovani non soltanto i tesori artistici nascosti nelle nostre chiese, ma anche di dare loro la possibilità di diventare protagonisti – ha affermato il direttore del Museo Diocesano, Mauro Salvatore –. Un’iniziativa che rimarca la splendida collaborazione con la Diocesi di Bergamo e la Fondazione Bernareggi”.
Non meno affascinante il progetto “Custodi della bellezza sacra” che ha ottenuto il patrocinio del Prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione del Vaticano. Si tratta di un’ottantina di giovani (ci sono ancora disponibilità di posti) che per 10, 20 o 30 giornate permetteranno di tenere aperte 24 chiese del centro storico (più il Museo Diocesano) durante la pausa pranzo, consentendo così l’accesso a turisti e cittadini con orario continuato dalle 9 alle 18. Giovani, preparati artisticamente, che diventeranno veri e propri custodi delle opere d’arte lì contenute, rendendosi disponibili a fornire anche spiegazioni su artisti, architetture, storia dell’edificio senza ovviamente sostituirsi alle guide turistiche. Un’iniziativa che partirà ad aprile e proseguirà fino a dicembre, tutti i mesi esclusi ottobre e novembre.
All’interno di questo progetto, si inserisce un’ulteriore iniziativa: “Tesori nascosti”. Affidata a Bach Consort Brescia, un’associazione di promozione sociale, “ha come obiettivo quello di far conoscere e scoprire quei luoghi e quelle opere d’arte che hanno un valore inestimabile ma che, a volte, sono poco fruibili dal pubblico – ha spiegato la presidente Eleonora Mingardi –. Per questo abbiamo pensato di organizzare una sorta di staffetta musicale tra le parrocchie del centro storico dove ad ogni appuntamento saranno protagonisti due luoghi”, per esempio Duomo Nuovo e Duomo Vecchio, San Cristo e San Zeno al Foro, San Giovanni e Santa Maria del Carmine. L’evento si terrà ogni 15 giorni, il sabato sera, dal 15 aprile al 28 ottobre con la sola eccezione del 21 maggio (domenica) e di agosto (mese in cui i concerti sono sospesi). Ad ogni appuntamento ci sarà una visita guidata o una lectio magistralis seguite da un concerto.
“Fattiva – ha spiegato la vicesindaco Laura Castelletti – la collaborazione tra Comune e Diocesi. Al progetto ‘Custodi della bellezza sacra’ teniamo moltissimo tanto che l’amministrazione ha scelto di mettere anche risorse importanti, nella convinzione che tutto il patrimonio culturale e artistico presente nelle nostre chiese altro non può che arricchire la proposta museale che abbiamo e che in questo modo ci permette anche di valorizzare una sorta di museo diffuso”. Progetti, tutti, “che meritano assolutamente il nostro supporto”, ha aggiunto Martino Troncatti, membro della Commissione centrale di beneficenza di Fondazione Cariplo, il cui contributo è risultato fondamentale.