Brescia Musei: Relazione di Missione positiva
Fondazione Brescia Musei ha realizzato la prima Relazione di Missione dell’Istituzione, – best practice che viene proposta dai più importanti Musei nazionali e internazionali – con l’obiettivo di raccontare e valutare il valore generato durante il corso del 2022 facendo riferimento alle attività svolte, agli obiettivi prefissati e agli impatti generati sulla comunità di riferimento. La crescita della Fondazione è stata assai significativa negli ultimi anni: pianificare e progettare l’ideazione e lo sviluppo di tutte le attività ha richiesto il ricorso a strumenti precisi, multi dimensionali, in grado di restituire la complessità dell’Istituzione culturale e indagare il valore generato, internamente e esternamente alla Fondazione stessa.
"La Relazione di Missione rappresenta per la Fondazione Brescia Musei il numero Zero di un documento di illustrazione e testimonianza dell’impatto che la nostra Istituzione produce attraverso la progettazione, produzione e gestione di centinaia di eventi e attraverso lo svolgimento delle attività statutarie di conservazione, manutenzione e valorizzazione del nostro patrimonio. La descrizione delle attività del 2022, che prevede anche un breve riassunto delle attività e dei cambiamenti intervenuti nel triennio precedente 2019 – 2021, pesantemente influenzato dalla pandemia, è rievocata - spiega Francesca Bazoli, Presidente Fondazione Brescia Musei - nel continuo susseguirsi degli eventi resi possibili dalla capacità dell’ente di corrispondere alle esigenze del nostro territorio e della comunità nazionale e internazionale tramite un’offerta efficace nel suscitare grande interesse per il nostro straordinario patrimonio artistico e culturale e nel porlo al servizio della comunità. La mia personale gratitudine agli Organi istituzionali dei Soci partecipanti e sopra tutti all’attuale Sindaca di Brescia Laura Castelletti e al suo predecessore Emilio Del Bono per la fiducia accordata al Consiglio di Fondazione e alle nostre persone, in questi anni vorticosi di sviluppo".
Su tutti particolarmente significativo il lavoro che viene fatto sui pubblici dei Musei: iniziato ancora nel 2019, con il Politecnico di Milano, nell’ambito del progetto "Cultura Sostenibile", poi con Data Science for Brescia – Arts and Cultural Places (DS4BS) dell’Università degli Studi di Brescia e oggi con una survey digitale elaborata da Brescia Musei stessa a cui i visitatori sono chiamati a partecipare, la customer satisfaction delle persone che fruiscono dei servizi museali è uno dei focus su cui Fondazione Brescia Musei investe e crede fortemente per una profilazione e miglioramento dell’offerta culturale.
La Relazione di Missione 2022 ha messo in luce come, a fronte di un patrimonio di partenza, capitale su cui si basa il lavoro di Fondazione Brescia Musei, corrisponda un’intensa produzione di attività strategiche, declinate rispetto alle aree di interesse e che sono state interpretate attraverso sei macro aree del valore: valorizzazione, volta a comprendere tutte le attività svolte, a partire dalle mostre in sede e itineranti, fino alle conferenze ospitate e alle pubblicazioni; governance, per indagare il lavoro della Fondazione, dai lavoratori, ai bandi, ai progetti, analizzando soprattutto il grado di co-progettazione e co-creazione; sostenibilità economica, area che racchiude gli indicatori che misurano la sostenibilità finanziaria della Fondazione; identità, per analizzare la diffusione del brand Fondazione Brescia Musei; territorio, per mettere in risalto come le attività della Fondazione abbiano un impatto anche sulla comunità e sul territorio in cui è inserita e empowerment, ad indicare i valori che testimoniano come le azioni della Fondazione Brescia Musei permettano agli utenti e più i generale ai cittadini di prendere consapevolezza della propria storia e di conseguenza si sentano parte della città.
È stato così possibile notare come le attività del 2022 si siano sviluppate su alcune chiare direttrici: partecipazione, con la creazione di una rete di soggetti del mondo della cultura e del territorio per una partecipazione attiva ai progetti e alle attività di Brescia Musei; transdisciplinarietà, con eventi e momenti di danza, musica, spettacolo e cinema nei contesti museali, in un’ottica di influenza reciproca tra discipline e conoscenze; innovazione tecnologica, con nuovi strumenti digitali quali ArtGlass, EasyGuide, App-game Geronimo Stilton, Virtual Tour e il nuovo sito di Brescia Musei; internazionalizzazione, con le mostre itineranti, prestiti internazionali e l’invito di professionisti della cultura a livello internazionale a dialogare con Brescia Musei; diffusione del patrimonio, con installazioni, incontri e mostre itineranti, ma anche produzioni e la divulgazione attraverso i media del patrimonio conservato e valorizzato a Brescia.
Ne emerge un modello di governance che proprio in questi giorni sarà oggetto di approfondimenti in due convegni nazionali, il primo indetto dalla Fondazione Banco di Napoli Dietro la facciata. Quali realtà, quali scelte, quali professionisti per i musei degli enti locali e il secondo organizzato dal Comune di Verona in collaborazione con i Musei Civici della città veronese, insieme a importanti istituzioni culturali italiane La gestione dei musei di enti locali: criticità, modelli innovativi, prospettive di sviluppo.
Per fare un sintetico excursus tra le iniziative che Fondazione Brescia Musei ha realizzato nel 2022, a fronte di 114 progetti totali si sono declinate 549 attività, composte principalmente da più di trecento momenti per il pubblico. Sono stati organizzati 95 talk, tra presentazioni e incontri, 14 attività per mostre, e 16 per i progetti espositivi collaterali al di fuori degli spazi della Fondazione; 3 attività per il riallestimento o l’apertura di nuovi spazi di Brescia Musei, 30 attività per fiere e festival, partecipando in maniera attiva a molti appuntamenti; 19 spettacoli e 27 concerti, sempre in un’ottica di transdisciplinarietà delle arti; 9 giornate dedicate e 3 installazioni sul territorio al fine di diffondere il capitale culturale di Fondazione Brescia Musei. Tra tutte le attività del 2022, 8 rientrano nel programma di valorizzazione del patrimonio UNESCO di Fondazione Brescia Musei, con una giornata dedicata, tre talk, un intervento di riallestimento degli spazi di Santa Maria in Solario, un progetto digitale e due mostre.
Di queste iniziative, una su cinque è in collaborazione con almeno un’associazione, per un totale di più di 50 associazioni coinvolte. Su un totale di 181 collaborazioni sull’intero anno, più di 100 sono state con enti del territorio provinciale, un terzo con enti nazionali e più di 15 con enti internazionali.
Per quanto riguarda le attività di public engagement, nel 2022, hanno avuto luogo quasi 3 mila attività per più di 50 mila persone, composte per due terzi da studenti, mentre il resto è costituito dalla partecipazione di più di 15 mila persone alle attività extra scolastiche. Sul totale degli utenti delle attività di public engagement, quasi 8,5 mila persone sono della città di Brescia, mentre più di 11 mila sono della Provincia di Brescia.
Dal punto di vista della brand awareness di Fondazione Brescia Musei è stato rilevato come il valore abbia riguardato non solo la copertura stampa o social (134.319 utenti su FB e 33.520 su Instagram), ma anche la realizzazione di quasi 50 produzioni video, 35mila iscritti alle newsletter delle attività museali e del cinema Nuovo Eden, e una media dei 36mila utenti che si connettono mensilmente al sito bresciamusei.com.
Nel 2022, il valore generato dalla sostenibilità economica è stato molto positivo e in costante crescita. Il valore della produzione è arrivato a quasi 8 milioni e mezzo di Euro in equilibrio rispetto al totale del costo della produzione, con una differenza in positivo di quasi 5 mila euro.
Il 2022 è stato un anno particolarmente significativo anche dal punto di vista della crescita del Capitale Umano coinvolto, per un totale di 29 dipendenti, più di 30 stager da 13 università, come parte del corso di studio, esperienza post-laurea o progetti specifici, quasi 60 studenti per l’alternanza scuola-lavoro da 11 scuole del territorio e 4 volontari del servizio civile.